La FED ha deciso di mantenere alti i tassi di interesse a causa dell’elevata inflazione, degli squilibri di mercato causati dalla pandemia e dell’aumento dei prezzi di beni alimentari e energia a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Non ci sarà alcun taglio dei tassi nel 2023 e, anzi, saranno necessari ulteriori rialzi per portare l’inflazione sotto controllo al 2%.
FED: “Nessun taglio dei tassi nel 2023, necessari ulteriori rialzi”
Queste decisioni sono state prese durante la riunione del Federal Open Market Committee del 13 e 14 dicembre. I membri della Federal Reserve sono preoccupati per l’ottimismo degli investitori sulla fine del ciclo di rialzi dei tassi, poiché ciò potrebbe rendere più difficile frenare l’economia e combattere l’inflazione.
 “Un allentamento non garantito delle condizioni finanziarie, spinto da una falsa percezione” su come la Fed potrebbe reagire ai nuovi dati economici rischia di “complicare gli sforzi per ripristinare la stabilità dei prezzi”, si legge nei verbali.
La banca centrale ha bisogno di molti più elementi di prova prima di essere convinta che le pressioni sui prezzi siano sotto controllo, come evidenziato dai verbali.
“Una politica monetaria restrittiva potrebbe essere mantenuta fino a quando i dati non mostreranno che l”inflazione non è su una sostenuta traiettoria verso il 2%. Un rallentamento della velocità dei rialzi non indica un indebolimento della determinazione a centrare l’obiettivo della stabilità dei prezzi“, spiega la Fed.
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