Il governo sta accelerando la riforma fiscale con due decreti firmati dal vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo che saranno presentati nel consiglio dei ministri di lunedì. E’ quanto riporta il quotidiano Il Messaggero. Il primo decreto avrà l’obiettivo di rivedere le attuali scadenze per i versamenti fiscali, mentre il secondo sarà incentrato sulla rivoluzione delle dinamiche tra il Fisco e i contribuenti. Quest’ultimo decreto rafforzerà le previsioni dello “statuto del contribuente”, probabilmente una delle migliori leggi scritte a tutela di chi adempie onestamente ai propri obblighi fiscali, ma anche una delle più disattese.
Fisco, basta cartelle pazze e più tutele ai contribuenti. Cambia anche il calendario delle scadenze
L’obiettivo del decreto è provare a rendere più efficaci le previsioni dello Statuto. Innanzitutto introducendo un obbligo più stringente per l’Agenzia delle Entrate, che dovrà motivare i suoi atti impositivi anche mediante l’indicazione delle «prove» sulle quali si basa la pretesa. Gli accertamenti insomma, non potranno basarsi su presunzioni, ma su fatti certi. Si tratta di un deciso rafforzamento dell’onere della prova a carico del Fisco.
Le disposizioni dello Statuto del contribuente, inoltre, saranno qualificate come «principi generali dell’ordinamento e criteri di interpretazione adeguatrice della legislazione tributaria». In parole povere, se su una norma fiscale c’è un dubbio interpretativo farà fede quanto c’è scritto nello Statuto. Ossia prevarrà l’interpretazione più favorevole al contribuente. Nel decreto inoltre sarebbe anche previsto un rafforzamento del principio del “legittimo affidamento” del contribuente.
Si tratta di una indicazione già contenuta nell’attuale Statuto del contribuente e prevede che i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria siano improntati al principio della collaborazione e della buona fede. Viene dunque disposto che non possono essere comminate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente qualora quest’ultimo si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell’amministrazione stessa.
Oltre al decreto sui rapporti tra Fisco e contribuenti, arriverà anche un provvedimento che riscriverà il calendario degli appuntamenti fiscali. La novità più rilevante riguarda le “pause” che saranno imposte alla macchina fiscale in alcuni periodi dell’anno. Nel mese di agosto, durante le ferie estive, e nel periodo a cavallo tra Natale e l’inizio dell’anno, l’Agenzia delle Entrate non potrà consegnare accertamenti, inviare lettere di compliance o cartelle. Un modo per “non disturbare” i contribuenti in alcuni periodi dell’anno normalmente destinati al riposo.
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