giovedì 4 Luglio 2024

“Seno, sedere e naso. Mozione per detassare la chirurgia estetica”. Questo il titolo di Libero a pagina 17. Proposta del Centrodestra.  I “ritocchini” possono incidere sul benessere psicofisico di una persona. Per questo si punta all’esenzione Iva. Però il Fisco non è d’accordo…

Fisco, mozione per detassare la chirurgia estetica

Il centrodestra ha depositato una mozione per chiedere l’esenzione dell’Iva sulle operazioni di chirurgia estetica, e che si faccia chiarezza anche sugli interventi effettuati in passato, quando c’è stata confusione da parte dell’Agenzia delle Entrate ed è risultato poco chiaro se l’imposta andasse pagata o no. Il testo presentato dalla deputata di Forza Italia Annarita Patriarca è chiaro – si legge sul quotidiano -: prevede chele prestazioni di chirurgia estetica «rientrino nel novero delle prestazioni sanitarie non sottoposte a trattamento Iva». Una mozione che Alessandro Battilocchio di Forza Italia ha definito di «alto valore sociale», ricordando che per l’Organizzazione mondiale della sanità il concetto di salute comprende uno «stato di completo benessere fisico, psichico e sociale», e non consiste «soltanto in un’assenza di malattia o infermità». Dunque anche se la chirurgia estetica non servisse a rimuovere una malattia o un’infermità di qualche tipo, comunque andrebbe considerata come una prestazione che aiuta a raggiungere il benessere «psichico e sociale».

Un tema molto discusso e complesso perché l’Agenzia dell’Entrate pretende che i medici dimostrino se un’operazione serve effettivamente su casi particolari (traumi, disabilità…), in caso contrario l’Iva va pagata. Tuttavia nel 2005 una circolare del Fisco certificava “esenti” anche gli interventi «connessial benessere psicofisico», mentre gli uffci locali dell’Agenzia delle Entrare continuavano a contestare la mancanza del versamento dell’Iva alla luce di una sentenza della Corte di Giustizia Ue secondo cui le operazioni estetiche rientrano nelle cure mediche, solo se hanno a che fare con traumi, handicap e malattie. Solito pasticcio all’italiana. E proprio per togliere al Fisco l’ultima parola i parlamentari del centrodestra chiedono di fermare le sanzioni per chi non ha versato la tassa in passato, ed eliminarla per tutti gli interventi futuri.

 

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