Friday 22 November 2024

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi il Piano industriale al 2026, che conferma lโ€™impegno della multiutility a mantenere anche per il prossimo quinquennio un importante volume di investimenti, accelerando lโ€™evoluzione di tutti i business presidiati e le linee strategiche tracciate un anno fa, in coerenza con le policy comunitarie e in risposta al contesto esterno particolarmente sfidante, con lโ€™obiettivo di continuare a creare valore per tutti gli stakeholder e confermarsi un solido riferimento per i territori serviti.

Hera presenta Piano industriale al 2026: investimenti per oltre 4,1 miliardi, dividendo in crescita

Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
โ€œLa crescita dei dati preconsuntivi dellโ€™anno appena chiuso confermaย la resilienza delle nostre attivitร . Prosegue pertanto la nostra strategia di sviluppo, che punta sul nostro know how distintivo in tema di circolaritร , efficienza e transizione energetica per soddisfare la rapida crescita della domanda dei clienti sempre piรน sensibili al risparmio energetico e alla sostenibilitร  ambientale. Nel nuovo Piano, focalizzato sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder, prevediamo significativi investimenti e incrementiamo tutti gli impegni precedenti, ivi compresi quelli relativi alla politica di distribuzione dei dividendi.โ€

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
โ€œLa nostra strategia di sviluppo prevista a Piano poggia su solide basi ed รจ volta a conquistare maggiori livelli di efficienza, potenziare tutti i servizi gestiti e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture, affiancando i territori serviti nella transizione ecologica, anche con lโ€™ausilio dei fondi del PNRR. Avendo giร  da molti anni ottimizzato le emissioni dei nostri processi produttivi, la nostra attenzione sarร  sempre piรน focalizzata a supportare le famiglie e le imprese e tutti i nostri stakeholder in questa transizione. A riconferma della nostra soliditร , inoltre, la crescita prevista in arco Piano sarร  associata a una conservativa leva finanziaria che consentirร  di cogliere ulteriori opportunitร .โ€

Oltre 20 anni di vicinanza al territorio e un MOL preconsuntivo 2022 in crescita a quasi 1,3 miliardi
Lo scorso novembre il Gruppo Hera ha compiuto 20 anni: a partire dalla sua costituzione, lโ€™azienda ha intrapreso un percorso ininterrotto di sviluppo che, forte del modello industriale multibusiness e del bilanciamento tra crescita organica e M&A (oltre 40 dal 2002 a oggi), lโ€™ha resa tra le piรน importanti multiutility del panorama nazionale, con una consolidata posizione di leadership nei settori presidiati.
A coronare il ventennale dalla nascita, il Gruppo Hera prevede di chiudere lโ€™esercizio 2022 con risultati in crescita, superiori alle attese: il margine operativo lordo (MOL) preconsuntivo si attesta a circa 1.285 milioni di euro, circa 60 milioni in piรน rispetto al MOL 2021, mentre il rapporto debito netto/MOL รจ previsto a circa 3,3x, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, maggiormente apprezzabile alla luce della situazione straordinaria del mercato, dellโ€™incremento dei costi delle commodities energetiche e della crescita degli investimenti sostenuti nel 2022, per circa 780 milioni.
I dati preconsuntivi evidenziano, quindi, la resilienza dei margini industriali e la validitร  del modello multibusiness del Gruppo, che capitalizza lโ€™esperienza maturata negli anni, preservando i propri asset e accelerando il percorso di crescita sostenibile dellโ€™azienda e delle comunitร  servite.

Una strategia efficace per rispondere al contesto sfidante
In un contesto esogeno sfidante – caratterizzato da unโ€™elevata incertezza legata allโ€™instabilitร  geopolitica, alla volatilitร  del mercato, allโ€™aumento dellโ€™inflazione, allโ€™incremento dei prezzi dellโ€™energia e ai problemi nelle supply chain – il Gruppo ha trasformato le sfide in opportunitร  ed elaborato un Piano in continuitร  con il percorso giร  intrapreso, con progettualitร  concrete e coerenti con le principali policy nazionali e internazionali sulla transizione energetica, sullโ€™economia circolare e sullโ€™innovazione.
In questo quadro, le cittร  giocheranno un ruolo chiave nella mitigazione del cambiamento climatico: tra le 100 selezionate dalla Commissione UE per diventare โ€œcittร  intelligenti a impatto zeroโ€ entro il 2030 rientrano anche Bologna e Padova, in cui il Gruppo Hera ha giร  avviato investimenti e progetti chiave per supportare i Comuni nel raggiungimento della neutralitร  carbonica.

Investimenti per oltre 4,1 miliardi di euro, supportati dai contributi PNRR
Il Piano al 2026 prevede investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi di euro, in media circa 825 milioni allโ€™anno, in aumento rispetto alla precedente pianificazione. Gli investimenti saranno per il 60% a beneficio dei business regolati e per il restante 40% a favore dei business a libero mercato.
Tali numeri comprendono iniziative concrete sui territori serviti che si sono giร  aggiudicate oltre 130 milioni di euro di finanziamenti PNRR, a cui si aggiungeranno altri fondi destinati ai progetti della raccolta e igiene urbana per i quali si attendono le graduatorie definitive nei prossimi mesi.
Il 70% degli investimenti previsti tra il 2022 e il 2026 risponderร  agli obiettivi fissati dallโ€™Agenda Globale ONU al 2030, mentre per quanto riguarda la Tassonomia europea tutti, o quasi, i capitali allocati nelle attivitร  ammissibili (circa il 98%) sono allineati ai criteri tecnici definiti dal Regolamento Europeo. Inoltre, il 40% degli investimenti sarร  riservato a interventi a favore della sicurezza e resilienza degli asset gestiti e oltre il 30% alla promozione della digitalizzazione e innovazione.
La positiva generazione di cassa in arco Piano sarร  in grado di coprire il piano di investimenti, riportando progressivamente la leva finanziaria al di sotto della soglia del 3x, con lโ€™obiettivo di arrivare a 2,8x al 2026.

Le principali progettualitร  del Gruppo per contribuire alle transizioni in essere
La strategia al 2026 รจ stata elaborata per rispondere alle sfide piรน rilevanti del settore con progettualitร  dโ€™eccellenza su tutti i territori in cui opera il Gruppo.
Anche questo Piano conferma lโ€™impegno e il contributo alla transizione energetica, ad esempio con iniziative volte allo sviluppo di fonti rinnovabili elettriche e gassose. In questo senso si inseriranno lโ€™installazione di impianti fotovoltaici nei siti di proprietร  della multiutility, dei clienti domestici e industriali, e la produzione di biometano e idrogeno con tecnologie giร  collaudate (biometano da matrice organica) o uniche sul panorama nazionale (impianto power to gas abbinato al ciclo idrico integrato) da immettere nella rete di distribuzione o a beneficio del consumo locale (โ€œHydrogen Valleysโ€).
Contribuiranno alla transizione ecologica anche le iniziative di efficienza energetica: da quelle riservate ai clienti industriali, ai condomini, alla pubblica amministrazione, fino alle diverse soluzioni che permetteranno al nostro Gruppo di ridurre i consumi di energia del 10% rispetto al 2013.
Parimenti il nuovo Piano industriale alimenterร  lโ€™evoluzione del Gruppo e dei nostri clienti verso un modello di economia circolare: da un lato con impianti innovativi per il riciclo delle plastiche rigide o delle fibre di carbonio, che porteranno al raddoppio dei volumi di plastiche riciclate rispetto al 2017; dallโ€™altro con le soluzioni commerciali e impiantistiche offerte da Herambiente Servizi Industriali ai propri clienti e con le dotazioni intelligenti riservate alla clientela domestica per conferire i propri rifiuti, per traguardare un tasso di riciclo degli imballaggi del 73% giร  al 2026 e raggiungere un valore di raccolta differenziata pari al 77%, con lโ€™avvio di sistemi di raccolta smart e nuovi sistemi tecnologici per la misurazione puntuale dei conferimenti.
Infine, la strategia del Gruppo Hera si svilupperร  grazie al solido contributo dellโ€™innovazione, elemento abilitante anche per la transizione ecologica in senso ampio. Le nostre infrastrutture (reti e impianti) sfrutteranno le opportunitร  della telegestione, del telecontrollo, dellโ€™automazione per garantire al territorio una maggiore resilienza ai sempre piรน frequenti fenomeni climatici, con possibilitร  di intervento puntuale e immediato e quindi di mitigazione dei rischi per i servizi erogati.

MOL in aumento a circa 1,5 miliardi nel 2026, grazie allo sviluppo organico e per linee esterne
Per quanto riguarda le principali dimensioni economiche del Piano industriale, al 2026 รจ previsto un MOL complessivo di 1.470 milioni di euro, in aumento di 246 milioni rispetto al consuntivo 2021, per una crescita media annua di circa 50 milioni, fondata in modo equilibrato sia sulla componente organica che sullo sviluppo per linee esterne. Un obiettivo particolarmente apprezzabile considerando che saranno assorbiti anche forti impatti negativi derivanti, ad esempio, dalla revisione tariffaria relativa al WACC sui business regolati (distribuzione energia elettrica, gas e ciclo idrico), dalla progressiva scadenza degli incentivi legati alla produzione di energia dai termovalorizzatori e dal venir meno di alcuni incentivi sui lavori nei condomini (bonus facciate e super eco bonus al 110%).

Fermo restando il positivo apporto di tutte le filiere di business, la crescita organica contribuirร  allโ€™incremento complessivo del MOL per 146 milioni, alimentata principalmente dalle marginalitร  associate alle nuove progettualitร , dagli sviluppi industriali e commerciali previsti a Piano e dalle efficienze e sinergie sul perimetro attuale. Un ulteriore contributo di 100 milioni verrร  dalle attivitร  di M&A, di cui circa 24 milioni derivanti dalle operazioni recentemente concluse: si tratta di due aziende nella filiera ambiente, la marchigiana Macero Maceratese e la modenese ACR – che hanno portato al rafforzamento della leadership nel settore dei rifiuti industriali, con particolare riferimento alle attivitร  di bonifica e global service – e una in corso di perfezionamento nel Nord Est nel settore delle telecomunicazioni, Asco TLC, in partnership con Ascopiave. A queste si aggiungeranno ulteriori acquisizioni di realtร  operanti nei business dellโ€™ambiente e dellโ€™energia che permetteranno lโ€™ampliamento dellโ€™offerta di servizi del Gruppo o lโ€™estrazione di sinergie.

Lโ€™attenzione ai nostri stakeholder: MOL a โ€œvalore condivisoโ€ al 62% nel 2026, dividendi in aumento del 25%
La sostenibilitร  si conferma uno degli assi portanti delle strategie di crescita del Gruppo, perfettamente integrata e trasversale a tutti gli ambiti in cui opera, con una crescente attenzione alla creazione di valore per tutti gli stakeholder. Lo stesso margine operativo lordo a โ€œvalore condivisoโ€, rendicontato a partire dal 2016, รจ aumentato costantemente negli anni e si prevede che costituirร  nel 2026 il 62% del totale del MOL di Gruppo, pari a circa 910 milioni, per poi arrivare al 70% nel 2030, seguendo un percorso che genera benefici concreti per i territori e le comunitร  servite, in parallelo con lo sviluppo dellโ€™azienda.
A conferma poi della costante attenzione alla generazione di valore per gli azionisti, il Gruppo prevede di distribuire dividendi in continua crescita: in occasione dellโ€™approvazione del bilancio 2022, la multiutility proporrร  infatti al Consiglio di Amministrazione un dividendo di 12,5 centesimi per azione, in crescita rispetto ai 12 centesimi del 2021. In arco Piano รจ previsto un aumento progressivo del dividendo, che raggiungerร  i 15 centesimi per azione al 2026, in incremento del 25% rispetto allโ€™ultimo pagato.
Lโ€™utile netto per azione รจ previsto in crescita di oltre il 3% medio annuo.

Leader nellโ€™ambiente con oltre 100 impianti allโ€™avanguardia e progetti innovativi per centrare gli obiettivi di neutralitร  carbonica ed economia circolare
Il MOL della filiera ambiente รจ previsto in crescita di 149 milioni: il valore totale passa dai 292 milioni di consuntivo 2021 ai 441 milioni al 2026, grazie ad uno sviluppo alimentato sia da crescita organica che per linee esterne. In arco Piano, il Gruppo mira a rafforzare ulteriormente la propria leadership a livello nazionale nellโ€™area ambiente e, a supporto della crescita, prevede circa 1,2 miliardi di investimenti, tre quarti dei quali nel trattamento e recupero, volti a rafforzare il parco impiantistico della multiutility.
Con piรน di 100 impianti allโ€™avanguardia, il Gruppo รจ in grado di trattare ogni tipologia di rifiuto (urbani, industriali e sottoprodotti di impianti), per un totale di circa 8,7 tonnellate complessive previste al 2026. A sostenere la crescita dei volumi trattati, oltre allโ€™espansione della base impiantistica, รจ previsto un maggiore impegno nella intermediazione dei rifiuti costituendo una rete internazionale di partnership con player europei.
Tra gli obiettivi distintivi della strategia del Gruppo si segnala la produzione di gas rinnovabili: a partire dallโ€™eccellenza impiantistica dellโ€™impianto di Santโ€™Agata Bolognese (BO) che produce biometano dalla frazione organica dei rifiuti, il Piano prevede di incrementare ulteriormente le quantitร  prodotte fino ai 12 milioni di metri cubi annui nel 2026, anche grazie al contributo della partnership con la societร  Inalca del Gruppo Cremonini. A inizio 2023 รจ stato, infatti, avviato a Spilamberto (MO) un impianto dotato delle piรน avanzate tecnologie di digestione anaerobica e upgrading che, a regime, produrrร  3,7 milioni di metri cubi di biometano allโ€™anno e circa 18.000 tonnellate di compost dalla raccolta differenziata dellโ€™organico e dai reflui agroalimentari.
Anche la controllata Aliplast, leader nel riciclo delle plastiche, prevede nuovi progetti di sviluppo industriale con investimenti per oltre 80 milioni di euro, sia per ampliare la capacitร  impiantistica nei segmenti giร  presidiati, come nella produzione di PET riciclato ad uso alimentare e polimeri riciclati per cosmetica e food, che nei segmenti di nicchia e piรน innovativi. In particolare, saranno realizzate due nuove piattaforme assolutamente allโ€™avanguardia a livello europeo, sia dal punto di vista tecnologico sia per la rilevanza strategica dei materiali coinvolti, tanto da avere ricevuto anche contributi del PNRR per le caratteristiche di innovazione: si tratta dellโ€™impianto per la rigenerazione delle fibre di carbonio a Imola (BO) e dellโ€™impianto di recupero delle plastiche rigide che sarร  ubicato a Modena, che consentiranno di rendere sempre piรน sostenibili anche settori come lโ€™automotive, la nautica, lโ€™aerospaziale, fino allโ€™elettronica di consumo, che finora utilizzano prevalentemente materiali vergini.
Accanto allo sviluppo impiantistico vi รจ quello commerciale nel mondo dellโ€™ambiente, trainato dai clienti di maggiori dimensioni (nazionali e internazionali) che richiedono in misura crescente lโ€™individuazione di soluzioni avanzate in termini di circolaritร  e valorizzazione dei rifiuti e trovano in Herambiente Servizi Industriali il partner ideale.

Un obiettivo di 4 milioni di clienti energy al 2026 da abilitare e supportare nella transizione energetica
In arco Piano il MOL della filiera energia รจ previsto in aumento di 16 milioni, passando da 423 milioni a 439 milioni al 2026, piรน che compensando le discontinuitร  del periodo, grazie al progressivo incremento della base clienti e alla crescita della domanda per servizi a valore aggiunto (VAS). A supporto di tale crescita nel quinquennio 2022-2026 sono stati, quindi, stanziati 650 milioni di investimenti.
Oltre a un incremento rispetto al 2021 del 16% della base clienti, che nel 2026 raggiungerร  i 4 milioni di unitร  โ€“ ben bilanciati tra energia elettrica e gas – consolidando il Gruppo al terzo posto nel settore energy, in arco Piano la multiutility prevede di affiancare ulteriormente i propri clienti nel percorso verso la transizione energetica e lโ€™elettrificazione dei consumi, con un potenziamento e arricchimento delle offerte VAS, nuovi prodotti e soluzioni sempre piรน avanzate. Tra le proposte piรน innovative della gamma VAS rientrano le offerte che permettono al cliente il monitoraggio e la riduzione degli sprechi, grazie allโ€™impiego di strumenti per lโ€™efficientamento energetico delle abitazioni, per lโ€™auto produzione e per la mobilitร  sostenibile, con lโ€™obiettivo di raggiungere in arco Piano 2.300 impianti fotovoltaici venduti a clienti domestici.
Parallelamente, la presenza del Gruppo nel campo dellโ€™energia rinnovabile sarร  rafforzata anche da diverse iniziative che porteranno al 2026 la capacitร  fotovoltaica installata di proprietร  oltre i 90 MW. Comprendendo anche gli impianti presso i clienti, dai tradizionali sistemi di pannelli fotovoltaici fino ai nuovi modelli di generazione distribuita di energia elettrica, con la costituzione di Comunitร  Energetiche, la capacitร  installata entro il 2026 sarร  di 150 MW.
Lโ€™innovazione sarร  una leva fondamentale per far evolvere il rapporto tra venditore e cliente verso nuovi standard di qualitร  e soddisfazione, aumentando la fidelizzazione dei clienti, grazie a offerte personalizzate che faranno leva sui dati raccolti dai contatori di seconda generazione e grazie allโ€™introduzione di soluzioni di intelligenza artificiale a supporto dei vari applicativi aziendali utilizzati nelle relazioni con la clientela.

Reti sempre piรน resilienti e pronte per la transizione energetica
In arco Piano il MOL della filiera reti รจ previsto in crescita di 74 milioni, passando dai 472 milioni di consuntivo ai 546 milioni al 2026 al netto della recente revisione tariffaria di Arera.
Il percorso di sviluppo della filiera sarร  sostenuto dalla crescita organica, alimentata dallโ€™importante piano di investimenti previsto nel quinquennio per circa 2,2 miliardi. Circa la metร  di queste risorse sarร  destinato al ciclo idrico integrato, mentre unโ€™altra fetta importante pari al 42% sarร  investita nella distribuzione gas ed energia elettrica.
Le infrastrutture della filiera vanteranno una sempre maggiore resilienza agli effetti esogeni (climatici e non solo), grazie ai numerosi progetti di digitalizzazione e automazione, che renderanno lโ€™intervento sui sistemi gestiti piรน tempestivo. Lโ€™impiego di modelli di manutenzione predittiva e di modellazione funzionale permetterร  inoltre di classificare, pianificare e dimensionare meglio gli interventi necessari sulla pluralitร  di reti gestite, a beneficio della clientela finale sia in termini di efficienza che di qualitร  del servizio.
La spinta allโ€™innovazione nel settore verrร  anche dallโ€™installazione di circa 410.000 contatori elettrici di seconda generazione (2G), che consentiranno una misurazione piรน puntuale dei consumi, di circa 300.000 smart meter gas NexMeter, brevettati dalla multiutility, con funzioni di sicurezza avanzate in caso di fughe o terremoti e utilizzabili anche per blend con โ€œgreen gasโ€, e di circa 100.000 smart meter residenziali per il ciclo idrico.
Anche la filiera reti contribuirร  alla transizione energetica, sia in termini di adattamento che di contributo alla stessa. Da un lato, il Gruppo intensificherร  i progetti volti a sperimentare la produzione di idrogeno e gas rinnovabili, con progetti come lโ€™impianto power to gas di Bologna, tra le prime realizzazioni di questo tipo a livello internazionale, che entrerร  in funzione entro il 2025 allโ€™interno del piรน grande depuratore fra quelli gestiti dalla multiutility per bacino di utenza servito. Dallโ€™altro proseguiranno i test di immissione idrogeno nella rete di distribuzione del gas per preparare le infrastrutture ad accogliere i nuovi vettori rinnovabili su cui si fonda anche la strategia energetica europea.
Sempre in chiave di decarbonizzazione il Gruppo investirร  circa 160 milioni di euro nel teleriscaldamento, con progetti volti a sviluppare e ottimizzare i sistemi giร  esistenti e a massimizzare lโ€™impiego di calore di origine rinnovabile. Le progettualitร  su Bologna, Ferrara e Forlรฌ, che si sono recentemente aggiudicate i fondi del PNRR, sono un esempio concreto della direzione intrapresa e, da sole, porteranno a una riduzione delle emissioni di quasi 29 mila tonnellate di anidride carbonica e un minor consumo di fonti fossili per 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio allโ€™anno.
Inoltre, sono previste varie iniziative di economia circolare per il risparmio, riuso e recupero dellโ€™acqua, sia presso i clienti sia nelle attivitร  e sedi del Gruppo, anche mediante unโ€™efficace ottimizzazione della gestione dei fanghi da depurazione e al riciclo di materia dai rifiuti del ciclo idrico con unโ€™impiantistica dedicata e strumenti innovativi. Tra i progetti che mirano alla salvaguardia della risorsa idrica, con una particolare attenzione alla diminuzione delle perdite, ai consumi energetici e alla tutela delle fonti di approvvigionamento, rientrano anche quelli nel Nord Est della controllata AcegasApsAmga, in parte finanziati dal PNRR e presentati con altri gestori. Ne sono esempio lo โ€œSmart Water Management FVGโ€, che ha come obiettivo quello di diminuire del 13% le perdite di rete in Friuli-Venezia Giulia attraverso progetti di digitalizzazione degli asset e il progetto โ€œSustainable water managementโ€ per la riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici delle province di Padova e Vicenza. A Padova, infine, saranno installati sette nuovi bioessiccatori negli impianti di depurazione, con benefici legati allโ€™importante riduzione dei volumi di fanghi da avviare a recupero e al minor sfruttamento di energia, mentre a Udine sarร  realizzato un innovativo impianto per il trattamento dei fanghi di tutti i depuratori del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto orientale.

Il Piano al 2026 conferma il percorso verso i principali obiettivi industriali al 2030 giร  definiti
I tanti progetti previsti dal Piano Industriale al 2026, qui trattati solo in modo esemplificativo, permetteranno di disegnare una traiettoria coerente con tutti i target della transizione ecologica da traguardare al 2030 che il Gruppo Hera ha giร  fissato da qualche anno.
Relativamente allโ€™impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica del Gruppo le varie iniziative permettono di confermare lโ€™ambizioso obiettivo di riduzione del 37% al 2030, giร  validato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi). Inoltre, per contribuire in modo tangibile alla transizione energetica, nel mondo della vendita energy la multiutility si รจ data lโ€™obiettivo al 2030 di incrementare al 50% la quota di energia elettrica rinnovabile sul totale venduto e prevede di ridurre del 10% al 2030 (rispetto ai consumi 2013) i consumi interni di energia.
Ancora, con riferimento allโ€™economia circolare, possono essere confermati gli obiettivi al 2030 di incremento delle plastiche riciclate (+150% rispetto al 2017), di riciclo degli imballaggi (fino allโ€™80% del totale), di riutilizzo delle acque reflue (fino al 18% del totale al 2030) e di riduzione dei consumi idrici interni (-25% al 2030 rispetto al consumo dellโ€™anno 2017).

 

 

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