La Borsa di Milano ha terminato la giornata con una flessione, risultando l’unica tra i principali mercati europei a chiudere in negativo. Il Ftse Mib ha registrato una perdita dell’1,62%, fermandosi a 34.825 punti. La seduta è stata influenzata negativamente dall’effetto degli stacchi di dividendo, che hanno coinvolto 68 società , di cui 21 fanno parte dell’indice principale che include i 40 titoli di maggiore rilievo.
La Borsa di Milano chiude negativa (-1,62%), unica in Europa
Tra queste, la Popolare di Sondrio ha subito un calo significativo del 6,09%, seguita da Bper con un ribasso del 2,14%, Banco Bpm che ha perso l’1,79% e Intesa con una diminuzione dell’1,6%. In controtendenza, Unipol e Amplifon hanno guadagnato entrambe l’1,46%, posizionandosi tra i migliori del giorno insieme a Prysmian che ha guadagnato l’1,77%.
Unicredit ha mostrato stabilità con un leggero rialzo dello 0,11% nonostante il sequestro di beni per quasi 463 milioni in Russia legato a un contenzioso giudiziario.
Altri titoli hanno mostrato debolezza: Ferrari ha perso l’1,06%, Hera è scesa dell’1,04%, e Iveco ha visto un calo dello 0,57%. Nel FTSE MidCap, spiccano le performance positive di Caltagirone SpA (+3,88%), Tamburi (+3,28%), Danieli (+2,93%) e MFE A (+2,62%). Al contrario, Comer Industries e BFF Bank hanno rispettivamente chiuso con perdite del 2,04% e dell’1,58%. Juventus ha registrato una lieve flessione dello 0,77%.
Le Borse europee hanno chiuso in positivo, senza apparenti timori per le tensioni nel Medio Oriente legate alla morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. Francoforte e Parigi sono cresciute dello 0,35% ciascuna, mentre Londra e Madrid hanno mostrato incrementi più modesti, rispettivamente dello 0,05% e dello 0,10%.
