La settimana si conclude con una chiusura debole per Piazza Affari (-0,73%), in linea con le altre Borse europee, dove si sono riaccesi i timori di recessione a causa dell’atteggiamento delle banche centrali riguardo ai tassi e dei segnali preoccupanti provenienti dagli indici PMI dei responsabili agli acquisti, sia nel settore dei servizi che in quello manifatturiero.
Saipem è stata la peggiore (-4,44%), seguita da Prysmian (-2,53%) e Mps (-2,5%). Eni ha limitato le perdite (-0,5%) nonostante il calo dei prezzi del petrolio greggio, dopo l’acquisizione di Neptune.
Positive Ferrari (+0,89%), Recordati (+0,82%) e Inwit (+0,77%). Tim, dopo l’annuncio dell’esclusiva con KKR per la rete, ha avuto un buon inizio ma ha chiuso in ribasso dello 0,54%.
Lo spread fra i BTP e i Bund è terminato la seduta in lieve calo a 162,2 punti base rispetto ai 163 di giovedì. Il rendimento del bond decennale italiano è sceso sotto la soglia del 4%, arrivando al 3,97%.
Le Borse europee hanno vissuto una giornata negativa, non aiutate dalla performance in ribasso di Wall Street.
Francoforte è stata la peggiore, registrando una perdita dello 0,99%. Parigi ha segnato un calo dello 0,55% e Londra dello 0,54%.
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