Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (MPS), conclusosi ieri sera sotto la presidenza dellโAvvocato Nicola Maione, ha esaminato ed approvato i risultati al 30 settembre 2023.ย
Mps: l’utile dei nove mesi vicino al miliardo, a riserva la tassa su extra-profitti
I risultati di conto economico di Gruppo al 30 settembre 2023
Al 30 settembre 2023 il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 2.804 mln di euro, in aumentoย del 22,9% rispetto allo stesso periodo dellโanno precedente.ย
Tale dinamica รจ da ricondurre alla crescita del margine di interesse, che beneficia, sul fronte degli impieghi, dello scenario favorevole dei tassi, in un contesto di attento presidio del costo della raccolta. Il positivo andamento del margine di interesse ha piรน che compensato la flessione delle commissioni nette (registrata soprattutto sui proventi della gestione del risparmio e sul comparto del credito, in ragione dellโevoluzione dello scenario macroeconomico) e il minor contributo degli altri ricavi della gestione finanziaria (che nei primi nove mesi del 2022 incorporavano, in particolare, consistenti utili derivanti dalla cessione di titoli classificati nel banking book della Capogruppo) e degli altri proventi e oneri di gestione.ย
I ricavi del terzo trimestre 2023 ammontano a 953 mln di euro, in lieve calo (-2,0%) rispetto al trimestre precedente per il minore contributo della gestione finanziaria. Stabile il margine di intermediazione primario, al cui interno la prosecuzione della crescita del margine di interesse ha piรน che compensato la flessione delle commissioni nette, che ha risentito anche di fattori di stagionalitร tipici del terzo trimestre, nonchรฉ della manovra di riduzione delle spese sui conti correnti, che impatta per circa 5 milioni di euro sul trimestre.ย
Il margine di interesse al 30 settembre 2023 รจ risultato pari a 1.688 mln di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (+62,7%). Tale crescita รจ stata guidata prevalentemente (i) dal maggior contributo del comparto commerciale, che ha beneficiato di maggiori interessi attivi sugli impieghi, generati dallโaumento dei tassi di interesse, solo in parte compensati dai maggiori interessi passivi sulla raccolta e (ii) dalla maggiore contribuzione del portafoglio titoli, in conseguenza di maggiori rendimenti. Nei rapporti con banche centrali, al 30 settembre 2023 รจ stato contabilizzato un costo netto pari a 90 mln di euro, rispetto al beneficio netto di 116 mln di euro del corrispondente periodo del 2022. Tale dinamica รจ da ricondurre alle decisioni di politica monetaria di BCE, che hanno introdotto una serie di aumenti dei tassi di riferimento e alcune modifiche, a far data dal 23 novembre 2022, ai termini e alle condizioni applicate alle aste TLTRO III in essere. In aumento, rispetto al corrispondente periodo dellโanno precedente, anche il costo della raccolta di mercato, a seguito del rialzo dei tassi e delle nuove emissioni obbligazionarie effettuate nel 2023.ย
Il margine di interesse del terzo trimestre 2023 รจ in aumento anche rispetto al trimestre precedente (+4,6%) grazie al maggior contributo degli impieghi commerciali (che continuano a beneficiare della crescita dei tassi), combinato allโattento presidio del costo della raccolta; in aumento anche i proventi del portafoglio titoli. Risulta in crescita, rispetto al trimestre precedente, invece, il costo netto dei rapporti con banche centrali. La diminuzione degli interessi passivi sulle aste TLTRO III (rispettivamente, 77 mln di euro nel terzo trimestre 2023 e 144 mln di euro nel secondo trimestre 2023), a seguito delle scadenze di fine giugno 2023 (11 mld di euro) e fine settembre 2023 (3 mld di euro) รจ stata piรน che compensata da un minore beneficio sulla liquiditร depositata (110 mln di euro nel terzo trimestre del 2023 rispetto a 131 mln di euro nel trimestre precedente) e da un maggiore costo delle aste MRO e LTRO (55 mln di euro nel terzo trimestre 2023 rispetto a 2 mln di euro registrati nel secondo trimestre del 2023).ย
Le commissioni nette al 30 settembre 2023, pari a 987 mln di euro, evidenziano un calo rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dellโanno precedente (-6,5%). La flessione รจ riconducibile soprattutto ai proventi sulla gestione del risparmio (-8,5%), al cui interno le minori commissioni sul risparmio gestito, legate allโevoluzione dello scenario macroeconomico, sono state in parte compensate dai maggiori proventi derivanti dalla distribuzione titoli, in ragione del rinnovato interesse da parte della clientela per gli investimenti a tasso fisso (principalmente titoli di stato). In riduzione anche le commissioni da servizi bancari tradizionali4 rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dellโanno precedente (-2,6%) principalmente per la minore domanda di finanziamenti e per la riduzione delle spese sui conti correnti. Le commissioni sul credito al consumo intermediato ammontano a 11 mln di euro rispetto ai 26 mln di euro nello stesso periodo dellโanno precedente, a seguito della valorizzazione della fabbrica interna di consumer finance, avviata lo scorso anno.ย
Il contributo del terzo trimestre dellโesercizio 2023 รจ inferiore rispetto al trimestre precedente (-6,4%) nonostante la buona tenuta delle commissioni da risparmio gestito. In riduzione le commissioni da servizi bancari tradizionali5 (-10,2%) che risentono della manovra di riduzione delle spese sui conti correnti, che impatta per circa 5 milioni di euro sul trimestre, e del rallentamento tipico del terzo trimestre dellโanno.ย
I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 73 mln di euro e risultano inferiori a 9 mln di euro rispetto al 30 settembre 2022. La dinamica รจ da ricondurre a minori proventi generati dalle partecipazioni assicurative nelle societร collegate AXA. Il risultato del terzo trimestre 2023 si pone in riduzione rispetto al trimestre precedente (-15 mln di euro), in relazione, anche in questo caso, alla minore contribuzione derivante dalle citate societร AXA nonchรฉ a minori dividendi contabilizzati nel terzo trimestre.ย
Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attivitร /passivitร e degli utili da cessioni/riacquisti al 30 settembre 2023 ammonta a 55 mln di euro, in calo di 19 mln di euro rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dellโanno precedente (inclusivi di consistenti utili sulla cessione di titoli), e con un risultato del terzo trimestre 2023 inferiore di 14 mln di euro rispetto al trimestre precedente.ย
Al 30 settembre 2023 gli oneri operativi sono risultati pari a 1.358 mln di euro, in miglioramento rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-15,2%); migliora anche lโammontare del terzo trimestre 2023 rispetto al precedente trimestre (-1,2%). Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue:ย
- – ย le spese per il personale, che ammontano a 859 mln di euro, si pongono in calo rispetto al corrispondente periodo dellโanno precedente (-19,5%), beneficiando dalla riduzione degli organici, legata principalmente alle uscite attraverso lโEsodo/accesso al Fondo di Solidarietร , di cui allโaccordo con le organizzazioni sindacali del 4 agosto 2022. Anche il saldo del terzo trimestre 2023 รจ inferiore rispetto al precedente trimestre (-0,8%);
- – ย le altre spese amministrative, che ammontano a 368 mln di euro, risultano in flessione rispetto al 30 settembre 2022 (-6,7%), grazie ad un continuo processo di ottimizzazione dei costi. Anche lโammontare del terzo trimestre 2023 evidenzia una riduzione rispetto al trimestre precedente (-3,9%);
- – ย le rettifiche di valore nette su attivitร materiali e immateriali ammontano a 131 mln di euro al 30 settembre 2023 e risultano in flessione rispetto al 30 settembre 2022 (-6,9%); il confronto del terzo trimestre 2023 rispetto al trimestre precedente evidenzia un aumento (+4,2%), imputabile prevalentemente in investimenti in nuovo software.
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il risultato operativo lordo del Gruppo รจ pari a 1.446 mln di euro, piรน che raddoppiato rispetto al 30 settembre 2022 (pari a 679 mln di euro). Il risultato del terzo trimestre (pari a 509 mln di euro) risulta in lieve flessione rispetto al trimestre precedente (pari a 523 mln di euro), in conseguenza principalmente della dinamica dellโutile delle partecipazioni e delle valutazioni al fair value.ย - Al 30 settembre 2023 il Gruppo ha contabilizzato un costo del credito a clientela pari a 307 mln di euro, in flessione rispetto ai 320 mln di euro rilevati nello stesso periodo dellโanno precedente. Il contributo del terzo trimestre 2023, in lieve incremento rispetto al trimestre precedente (+4,5%) include gli effetti dellโaggiornamento degli scenari macroeconomici nei modelli di rischio.ย
- Al 30 settembre 2023 il rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing esprime un tasso di provisioning di 52 bps (54 bps al 30 giugno 2023 e 55 bps al 31 dicembre 2022).ย
- Il risultato operativo netto del Gruppo al 30 settembre 2023 รจ pari a 1.139 mln di euro, in significativa crescita rispetto al risultato di 360 mln di euro registrato al 30 settembre 2022. Il risultato del terzo trimestre 2023, pari a 405 mln di euro, si pone in leggera riduzione rispetto al trimestre precedente, che aveva registrato un risultato di 426 mln di euro.ย
Alla formazione del risultato di periodo concorrono anche le seguenti voci:ย
- altri accantonamenti netti al fondo rischi e oneri pari a +5 mln di euro al 30 settembre 2023, rispetto ai rilasci netti pari a 43 mln di euro contabilizzati nello stesso periodo dellโanno precedente. Il saldo del terzo trimestre 2023 รจ pari a +7 mln di euro rispetto ai rilasci netti di 4 mln di euro del trimestre precedente;
- altri utili (perdite) da partecipazioni pari a -3 mln di euro (includendo lโimpairment registrato nel primo trimestre 2023 su una partecipazione del Gruppo), a fronte di un utile di 4 mln di euro contabilizzato nel corrispondente periodo dellโanno precedente. Il risultato del terzo trimestre 2023 risulta in flessione di 2 mln di euro rispetto al trimestre precedente;
- oneri di ristrutturazione/oneri una tantum, pari a -10 mln di euro, rispetto ad un saldo pari a -928 mln di euro registrato al 30 settembre 2022, che includeva gli accantonamenti effettuati a fronte della manovra di esodo/fondo di solidarietร , di cui allโaccordo con le Organizzazioni sindacali del 4 agosto 2022. Il saldo del terzo trimestre 2023 si attesta a -13 mln di euro, rispetto ai +10 mln di euro del trimestre precedente;
- rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari, pari a –134 mln di euro, costituiti dai tributi a carico del Gruppo dovuti al Fondo di Risoluzione Unico (SRF), per -59 mln di euro (contabilizzati nei precedenti trimestri 2023), e al FITD (DGS) per – 75 mln di euro (contabilizzati nel terzo trimestre 2023);
- canone DTA, pari a -47 mln di euro, sostanzialmente invariato rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dellโanno precedente; in linea con il trimestre precedente anche il dato del terzo trimestre 2023. Lโimporto, determinato secondo i criteri del DL 59/2016 convertito in Legge n. 119 del 30 giugno 2016, rappresenta il canone di competenza al 30 settembre 2023 sulle DTA (Deferred Tax Assets) trasformabili in credito di imposta;
- risultato della valutazione al fair value di attivitร materiali e immateriali, pari a -29 mln di euro (interamente registrati nel secondo trimestre 2023, a fronte della periodica rideterminazione del valore del patrimonio immobiliare), rispetto al risultato di -11 mln di euro contabilizzato nello stesso periodo del 2022;
- utili (perdite) da cessione di investimenti, pari al 30 settembre 2023 a 0,4 mln di euro, in linea rispetto a quanto contabilizzato al 30 settembre 2022 (pari a 0,8 mln di euro).
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, lโutile di periodo al lordo delle imposte del Gruppo รจ pari a 922 mln di euro, in crescita rispetto alla perdita ante imposte di 751 mln di euro registrata nel corrispondente periodo del 2022. Il risultato del terzo trimestre 2023 รจ pari a 307 mln di euro in flessione rispetto ai 395 mln di euro del trimestre precedente.ย
Le imposte sul reddito di periodo registrano un risultato positivo pari a 6 mln di euro (417 mln di euro il risultato positivo al 30 settembre 2022) imputabile principalmente alla valutazione delle DTA al netto della fiscalitร relativa al risultato economico del periodo.ย
A seguito delle dinamiche sopra descritte, lโutile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 929 mln di euro al 30 settembre 2023, a fronte di una perdita di 334 mln di euro conseguita al 30 settembre 2022. Lโutile del terzo trimestre, pari a 310 mln di euro, risulta in diminuzione rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 383 mln di euro).ย
Con specifico riferimento a quanto previsto dalla Legge n. 136/2023 sulla tassazione degli extra- profitti bancari, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, avvalendosi dellโopzione prevista dal predetto provvedimento, ha assunto un orientamento favorevole a proporre allโAssemblea che approverร il bilancio di esercizio 2023, la costituzione di una riserva di utili non distribuibili non inferiore a 308,9 mln di euro (analogo orientamento รจ stato assunto da Banca Widiba per una riserva non inferiore a 3,8 mln di euro) senza determinare impatti a conto economico.ย
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 30 settembre 2023ย
Al 30 settembre 2023 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 181,9 mld di euro, in crescita di 3,1 mld di euro rispetto al 30 giugno 2023, trainati dalla raccolta diretta (+5,3 mld di euro). In flessione la raccolta indiretta (-2,2 mld di euro), principalmente per un effetto mercato negativo.ย
Lโaggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+7,5 mld di euro) grazie alla crescita della raccolta diretta (+7,4 mld di euro) mentre rimane sostanzialmente stabile la raccolta indiretta (+0,1 mld di euro).ย
La raccolta commerciale totale6, inclusiva dei depositi a clientela e della raccolta indiretta, cresce dello 0,7% t/t e del 2,9% rispetto a fine 2022.ย
I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 89,4 mld di euro e risultano in crescita rispetto ai valori di fine giugno 2023 (+5,3 mld di euro). Lโaumento รจ stato registrato principalmente sui conti correnti (+2,3 mld di euro) e sui PCT (+2,4 mld di euro). In crescita anche le obbligazioni (+0,5 mld di euro), che includono lโemissione senior preferred pari a 500 mln di euro perfezionata nel terzo trimestre 2023, e le altre forme di raccolta (+0,1 mld di euro), mentre rimangono stabili i depositi a scadenza.ย
Lโaggregato risulta in crescita anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+7,4 mld di euro) per effetto di una maggiore operativitร in PCT (+6,2 mld di euro) e della crescita della componente obbligazionaria (+1,3 mld di euro), questโultima a seguito del collocamento delle sopra citate obbligazioni senior preferred per 500 mln di euro nel terzo trimestre 2023, che si aggiunge al collocamento di unโobbligazione senior preferred per 750 mln di euro perfezionato nel primo trimestre 2023.ย
La quota di mercato del Gruppo7 sulla raccolta diretta si รจ attestata al 3,30% (dato aggiornato ad agosto 2023) in lieve flessione rispetto a dicembre 2022 (pari a 3,35%), mentre la quota di mercato sui depositi a vista รจ pari 4,56%, in crescita di 23 bps rispetto a dicembre 2022.ย
La raccolta indiretta commerciale8 si รจ attestata a 82,5 mld di euro, in flessione di 1,2 mld di euro rispetto al 30 giugno 2023, quasi interamente ascrivibile alla riduzione del risparmio gestito (-1,1 mld di euro), da ricondurre essenzialmente a un effetto mercato negativo, mentre risulta sostanzialmente stabile il risparmio amministrato.ย
Nel confronto con il 31 dicembre 2022 la raccolta indiretta commerciale risulta in crescita (+4,4 mld di euro) principalmente per effetto della crescita del risparmio amministrato (+4,5 mld di euro), registrata principalmente sulla componente dei titoli di stato, mentre il risparmio gestito risulta sostanzialmente stabile.ย
Al 30 settembre 2023 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 78,0 mld di euro, in crescita rispetto al 30 giugno 2023 (+1,9 mld di euro) per effetto soprattutto dellโincremento dei PCT (+2,4 mld di euro). In lieve calo, invece, i conti correnti (-0,3 mld di euro), mentre risultano sostanzialmente stabili i mutui (-0,2 mld di euro) e gli altri finanziamenti (-0,1 mld di euro). In lieve crescita la componente dei crediti deteriorati (+0,1 mld di euro).ย
Anche nel confronto con il 31 dicembre 2022, lโaggregato risulta in crescita (+1,7 mld di euro). La maggiore operativitร in PCT (+2,6 mld di euro) e lโaumento degli altri finanziamenti (+0,6 mld di euro) hanno piรน che bilanciato la flessione registrata da inizio anno sui mutui (-1,4 mld di euro), penalizzati dal rallentamento della domanda, soprattutto sulla componente residenziale, a causa dellโincremento dei tassi. In lieve riduzione anche i conti correnti (-0,1 mld di euro).ย
La quota di mercato9 del Gruppo risulta pari al 4,38% (dato aggiornato ad agosto 2023) in crescita rispetto a dicembre 2022 (pari a 4,25%).ย
Il 3 agosto 2023 รจ stato sottoscritto il contratto di cessione di un portafoglio di crediti non performing con un gross book value di circa 230 milioni di euro ad un gruppo di investitori istituzionali italiani ed internazionali. I relativi crediti saranno deconsolidati entro la fine dellโanno.ย
Fattorizzando tale operazione su basi proforma, il totale finanziamenti clientela deteriorati pro- forma del Gruppo al 30 settembre 2023 รจ risultato pari a 3,4 mld di euro in termini di esposizione lorda, stabile rispetto al 30 giugno 2023 e in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (+0,1 mld di euro).ย
Parimenti, al 30 settembre 2023 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati pro-forma del Gruppo si รจ attestata al 49,1%, in aumento di 1 punto percentuale rispetto al 31 dicembre 2022 (pari al 48,1%).ย
Al 30 settembre 2023 il totale dei finanziamenti clientela deteriorati pro-forma del Gruppo in termini di esposizione netta si รจ attestato a 1,7 mld di euro, in lieve incremento rispetto ai livelli registrati al 30 giugno 2023 (pari a 0,1 mld di euro) e sostanzialmente in linea con il valore del 31 dicembre 2022.ย
Al 30 settembre 2023 le attivitร in titoli del Gruppo sono risultate pari a 18,3 mld di euro, in flessione rispetto al 30 giugno 2023 (-1,3 mld di euro) a causa del calo delle attivitร finanziarie detenute per la negoziazione (-1,0 mld di euro) relative allโattivitร di market making su titoli di stato. In lieve riduzione anche le attivitร finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditivitร complessiva (-0,2 mld di euro); sostanzialmente stabili le altre componenti.ย
Lโaggregato risulta in linea al valore registrato al 31 dicembre 2022 (-0,1 mld di euro). La diminuzione delle attivitร finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditivitร complessiva (-0,9 mld di euro), a seguito di scadenze intervenute soprattutto nel primo semestre 2023, รจ stata infatti compensata dallโaumento dei crediti verso clientela al costo ammortizzato (+0,5 mld di euro), in conseguenza di acquisti di titoli governativi (a parziale compensazione delle citate scadenze), e dallโincremento delle attivitร finanziarie detenute per la negoziazione (+0,4 mld di euro).ย
Al 30 settembre 2023, la posizione interbancaria netta del Gruppo si รจ attestata a 0,8 mld di euro in impiego, a fronte di una posizione in raccolta di 3,2 mld di euro al 30 giugno 2023 e di 7,0 mld di euro al 31 dicembre 2022. La variazione rispetto al trimestre precedente รจ imputabile principalmente ai rapporti con banche centrali. La riduzione della raccolta, dovuta alla scadenza in data 27 settembre 2023 della tranche di TLTRO III, ottenuta nellโasta del settembre 2020, per 3 mld di euro (il totale delle aste TLTRO III in essere al 30 settembre 2023 ammonta a complessivi 5,5 mld di euro), รจ stata infatti solo parzialmente compensata dallโaccesso ad aste MRO e LTRO per circa 0,75 mld di euro (il totale delle aste MRO e LTRO in essere al 30 settembre 2023 ammonta a complessivi 7,5 mld di euro); in aumento la liquiditร depositata presso le banche centrali (+1,4 mld di euro sulla Depo Facility).ย
Anche la variazione rispetto alla fine dellโanno precedente รจ riferibile alla raccolta da banche centrali, riflettendo nella sostanza le dinamiche precedentemente illustrate (scadenze aste TLTRO III solo in parte bilanciate dallโaccesso ad aste MRO e LTRO, cui si aggiunge lโincremento registrato sulla Depo Facility).ย
Al 30 settembre 2023 la posizione di liquiditร operativa presenta un livello di counterbalancing capacity non impegnata pari a circa 28,1 mld di euro, in aumento rispetto sia al 30 giugno 2023 (pari a 26,2 mld di euro) che al 31 dicembre 2022 (pari a 25,5 mld di euro).ย
Al 30 settembre 2023 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 8,8 mld di euro in aumento di 308 mln di euro rispetto al 30 giugno 2023, principalmente per effetto del risultato positivo registrato nel trimestre.ย
Rispetto al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta in aumento di 0,9 mld di euro, ascrivibile per la quasi totalitร , anche in questo caso, al risultato economico conseguito nei primi nove mesi del 2023.ย
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 settembre 2023 il Common Equity Tier 1 ratio Fully loaded si รจ attestato a 16,0% rispetto al 15,9% del 30 giugno 2023 e il Total Capital ratio al 19,5% rispetto al 19,4% del 30 giugno 2023.ย
Tali coefficienti non includono lโutile di periodo; includendo lโutile del terzo trimestre 2023, il Common Equity Tier 1 ratio si รจ attestato a 16,7% e il Total Capital ratio al 20,2%. Lโincremento rispetto al 30 giugno 2023 รจ dovuto principalmente alla organica generazione di capitale.ย
A seguito della sentenza della Corte di Cassazione dellโ11 ottobre 2023 emessa nellโambito del P.P. 29634/14, si รจ proceduto a declassare da โpossibileโ a rischio โremotoโ il rischio relativo ad alcuni procedimenti legali e richieste stragiudiziali; di conseguenza lโammontare complessivo di contenzioso e richieste stragiudiziali connessi alle informazioni finanziarie diffuse nel periodo 2008- 2015 si รจ sensibilmente ridotto, passando da 4,1 mld di euro di giugno a 2,9 mld di euro a settembre.ย
Peraltro, dallโ11 ottobre scorso, tutte le pretese stragiudiziali, notificate alla Banca successivamente al 29 aprile 2018, in coerenza con quanto statuito dalla sentenza della Corte di Cassazione nel procedimento 29634/14, sono da considerarsi prescritte.ย
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