Dopo una lunga serie di incontri e riunioni operative in prefettura con la partecipazione di rappresentanti del comune di Napoli, della soprintendenza archeologica Belle arti e Paesaggio per il comune di Napoli, dell’Agenzia del Demanio e della curia arcivescovile – oltre che, da ultimo, con la presenza dei tecnici della direzione centrale degli Affari dei culti e per l’amministrazione del Fondo edifici di culto (FEC) del ministero dell’Interno, proprietario di diversi locali sotto il colonnato – prende il via nel capoluogo campano il progetto di valorizzazione di piazza del Plebiscito, «uno dei simboli di questa città” come sottolineato il prefetto Claudio Palomba che, in un’intervista al quotidiano Il Mattino ne illustra la roadmap, individuando i successivi step che porteranno:
- al recupero degli immobili di proprietà del Fondo gestito dal ministero dell’Interno, risolvendone così i problemi di agibilità per la successiva assegnazione per mezzo di gare;
- alla realizzazione di una nuova illuminazione e all’implementazione della videosorveglianza in un luogo che, visto il sempre notevole afflusso di cittadini e turisti, non solo è nevralgico per la città, ma «va tutelato e difeso”.
Napoli: al via il progetto di valorizzazione di piazza del Plebiscito
Prima di tutto l’avvio dei lavori di recupero dei locali del FEC, che dovrebbero partire a breve. «A dicembre c’è stata una prima riunione ufficiale nella quale c’è stata la conferma del finanziamento del ministero dell’Interno per l’esecuzione dei lavori agli immobili”, ne seguirà un’altra a metà gennaio «in seguito alla quale potranno iniziare le procedure ufficiali», assicura il prefetto Palomba spiegando che una volta avuta certezza dell’ammontare dei fondi «potranno partire i lavori che saranno a cura del provveditorato alle Opere pubbliche», presente alle riunioni sull’argomento anche per quantificarne il costo.
Per quanto riguarda il loro successivo utilizzo, «una parte delle assegnazioni è stata già fatta in passato e io sto pensando di seguire un percorso che non danneggi nessuno”, spiega il prefetto riferendosi alla probabile conferma delle assegnazioni a chi le aveva già ottenute ma con la possibilità di ampliare la gara «perché, grazie ai lavori che verranno eseguiti, cl saranno anche ulteriori spazi da assegnare».
La valorizzazione di piazza del Plebiscito – compresa insieme con il centro storico di Napoli nel patrimonio mondiale Unesco – già in passato delineata in uno specifico protocollo d’intesa tra prefettura, direzione centrale per il FEC, comune e Agenzia del Demanio, comprende una nuova illuminazione, anche del colonnato della basilica di San Francesco di Paola, e l’apertura dell’ipogeo sottostante la basilica stessa, entrambi in raccordo con la soprintendenza. Si tratta di aspetti dei quali si occupa il comune ma che, afferma Palomba, dovrebbero essere realizzati anch’essi in tempi rapidi.
Completa il quadro il potenziamento della videosorveglianza, essenziale per migliorare ulteriormente la sicurezza dell’area. Uno strumento al quale potrebbero aggiungersi “altre forme di tutela» come la sorveglianza privata, “ma questo tema farà parte degli accordi che andremo a sottoscrivere con tutti i soggetti coinvolti nel progetto di valorizzazione del Plebiscito» che, secondo il prefetto, potrebbe “decollare dopo l’estate” prossima.
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