Dopo lโanno della speranza, il 2021, e la ripartenza del 2022, la birra inverte il trend nel 2023 e a metร anno registra dati molto preoccupanti, che mettono a rischio lโoccupazione e il valore aggiunto che la sua filiera porta al Paese. Lo dimostra unโanalisi di Osservatorio Birra, con la presentazione del 7ยฐ Rapporto โLa creazione di valore condiviso del settore della birra in Italiaโ, realizzato daย Althesys.
Osservatorio Birra: filiera in sofferenza: meno 120 milioni di valore condiviso nel primo semestre 2023
Secondo lo studio,ย lโeffetto moltiplicatore del valore, che cresce per ogni passaggio nella filiera brassicola, vale purtroppo anche al contrario.ย In altre parole, se entrano in crisi i produttori, che rappresentano una minima parte del valore condiviso che la birra porta al Paese, ne risente tutta la filiera. E al peso dei costi su un comparto che giร si mantiene in un equilibrio instabile rischia di aggiungersi anche un nuovo aumento delle accise sulla birra.
Secondo Osservatorio Birra,ย la crisi del settoreย (che non ha mai smesso di investire, con 250 milioni di euro negli ultimi 4 anni), incastrato tra lโaumento dei costi di produzione e la riduzione del potere dโacquisto degli italiani,ย mette sotto pressione tutta la filiera: agricoltura, trasformazione, produzione, logistica, trasporti, grande distribuzione e ristorazione. Il rischio รจ di azzerare quel โfenomeno birraโ che negli ultimi 15 anni ha portato la birra sulla nostra tavola, al centro della gastronomia e della socialitร degli italiani.
Osservatorio Birra e Althesys fotografano unย comparto strategico dellโItalia alimentareย attraverso ilย valoreย condiviso, calcolato analizzando tutte le fasi della filiera della birra (approvvigionamento materie prime, produzione, logistica, distribuzione e vendita), gli effetti diretti (valore aggiunto, contribuzione fiscale, occupazione, ecc.) delle attivitร dellโindustria birraria nazionale, quelli indiretti e indotti.
BIRRA, UNA RICCHEZZA PER IL PAESE: OGNI EURO DI BIRRA VENDUTA NE GENERA 6,8 LUNGO LA FILIERA
Secondo Osservatorio Birra, la filiera della birra nel 2022 ha per la prima volta sfondato il tetto dei 10 miliardi di euro di valore condiviso, (10,2 miliardi, +9,2% rispetto allโottimo 2021). La crescita del 4,1% in volume, i 3,2 punti percentuali in piรน conquistati dallโHo.Re.Ca. (dal 32,6% al 35,8%), la crescita dellโ8% degli occupati (oltre 103 mila dipendenti lungo la filiera), iย 4,3 miliardi pagati al fiscoย (di cui 707 milioni di euro di accise) sono il quadro di un settore che contribuisce puntualmente alla crescita del PIL del nostro Paese.
Dallo studio di Osservatorio Birra emerge comeย la birra non porta ricchezza solo a chi la produce. Semmai รจ piรน vero il contrario: solo lโ1,3% dei 10,2 miliardi circa di valore condiviso รจ โtrattenutoโ dai birrifici, il resto viene distribuito ai lavoratori della filiera e allo Stato. E infatti,ย ogni euro di birra venduta ne ha generati 6,8 lungo lโintera filiera. Ne beneficiano soprattutto le fasi a valle (distribuzione e vendita, con 8.102 milioni di euro), mentre la birra ha portato un cospicuo contributo alle casse dello Stato: 4 miliardi e 278,8 milioni di euro tra Iva, imposte e contributi sul reddito e sul lavoro. Inoltre, la filiera della birra ha distribuito 2,8 miliardi di euro di salari, dando lavoro a oltre 100mila famiglie, generandoย circa 30 occupati per ogni addetto alla produzione.
DOPO LA RIPARTENZA DEL 2022, LA FRENATA DEL 2023: MENO 120 MILIONI DI VALORE CONDIVISO NEL PRIMO SEMESTRE
I risultati del 2022 sembrano riferiti a una stagione e a un ciclo economico purtroppo conclusi.ย In veritร , anche nel 2022 esisteva un campanello di allarme che suonava in sordina. Innanzitutto, ilย boom dei costi di produzioneย (per i birrifici in un anno +50% dellโincidenza dei costi di materie prime ed energia sul valore della produzione) e anche la crescita ampiaย +9,9% delle importazioni di birraย sui valori dellโanno precedente, indicavano che qualcosa di negativo stava accadendo al comparto nazionale.
Nel primo semestre 2023 la tendenza sโinverte.ย Il peso e gli effetti dellโaumento dei prezzi sul food and beverage conseguenti alla forte dinamica inflattiva hanno improvvisamente tolto energia alla locomotiva birra. Il primo semestre 2023 registra, per la prima volta dopo 2 anni, un calo del valore condiviso di circa il -3%, pari a circa 120 milioni di euro.
Nel quadro di un 2023 particolarmente difficile, desta grave preoccupazione per il settore il peso delle accise, destinate ad aumentare nuovamente a partire dal 1ยฐ gennaio 2024.
Lo dimostra lo studio di Osservatorio Birra: lโeffetto moltiplicatore del valore, che cresce per ogni passaggio della filiera della birra, vale purtroppo anche al contrario.ย Se entrano in crisi i produttori, che rappresentano una minima parte del valore condiviso che la birra porta al Paese, ne risente tutta la filiera. In particolare i canali distributivi, la grande distribuzione (1.522,9 milioni di euro) e, soprattutto il fuori casa (6.579,8 milioni di euro), e cioรจ i ristoranti, le pizzerie, i pub e i bar, dove la birra, in virtรน della sua marginalitร costituisce una parte fondamentale del giro di affari.
Inoltre,ย una crisi della birra tocca anche lโagricoltura italiana.ย E non solo perchรฉ il settore agricolo fa parte della filiera della birra.ย Ma perchรฉ questa bevanda รจ un traino decisivo per la fetta diย consumiย agroalimentariย nei 350mila punti di consumo: uno studio Osservatorio Birra/Piepoli dimostra infatti che quando al ristorante, in pizzeria, al pub o in trattoria si ordina una birra, 8 volte su 10 viene sempre accompagnata dal buon cibo della nostra tradizione agroalimentare italiana.
SE AUMENTA LโACCISA SULLA BIRRA CI RIMETTE TUTTA LA FILIERA. E ANCHE IL CONSUMATORE
Un aumento di pochi centesimi di euro dellโaccisa sulla birra finirebbe per far male a tutti. Anche al consumatore. Colpisce i produttoriย (giร alle prese con costi sempre piรน insostenibili), riduce i margini degli esercenti,ย e ricade anche sul consumatore, perchรฉ viene anche gravata dallโIVA. Infatti, in una birra alla spina circa 80 centesimi sono imputabili allโaccisa mentre su una bottiglia da 0,66 in offerta, il formato piรน venduto in Italia al supermercato, questa tassa incide per circa il 40% sul prezzo di vendita.
โฆ E ANCHE LO STATO RISCHIA DI GUADAGNARE DI MENO
Sembra paradossale ma รจ cosรฌ. La birra รจ lโunica bevanda da pasto gravata da accise, e in passato lo Stato, quando ha abbassato lโaccisa sulla birra, ha incassato di piรน: +27% di entrate erariali nel 2017-2019 rispetto al triennio precedente, che aveva visto gli aumenti di questa tassa. Inoltre, con una minor pressione fiscale i produttori sono stati in grado di fare investimenti, lanciare nuovi prodotti, generando crescita e quindi gettito.
Secondo Osservatorio Birra, una riduzione delle accise potrebbe alleggerire la pressione inflattiva per i consumatori e aumentare la competitivitร della filiera brassicola nazionale.ย E lโalleggerimento della pressione fiscale potrร fornire al mercato lo stimolo per riprendere la sua parabola di crescita.
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