“Pensioni, aumenti subito. Anticipato il conguaglio”. Così titola Il Messaggero. A novembre ci sarà una piccola sorpresa per i pensionati italiani. Con il maggior deficit 2023 ufficializzato dalla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, il governo intende restituire subito la quota di inflazione non riconosciuta a inizio anno, anticipando un conguaglio che in base alle regole normali sarebbe arrivato nel 2024 – si legge sul quotidiano -. La somma in questione – una tantum – dovrebbe variare da circa 50 euro per le pensioni pari al minimo Inps (525 euro mensili) a poco meno di 200 per chi ha un trattamento pari a quattro volte il minimo (2.102 euro lordi mensili).
Pensioni, aumenti subito. Anticipato il conguaglio
Al di sopra di questa soglia il conguaglio sarà comunque decurtato in base alla consueta “scaletta” che per gli assegni più alti (oltre i 5.254 lordi) prevede un recupero limitato al 32 per cento dell’incremento. Va ricordato che un anno fa era stata stabilita – per il 2023 – una rivalutazionedellepensionidel 7,3 per cento, integrale come abbiamo visto per i trattamenti medio-bassi e parziale per gli altri.
Lamaggiorazione serviva a compensare la variazione dei prezzi del 2022, la quale però quando l’Istatha fatto i conteggi finali è risultata più alta e pari all’8,1 per cento. La normativa in vigore prevedeche lo 0,8 per centomancante sia riconosciuto l’anno successivo, con gli arretrati non percepiti e poi mese per mese.
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