“Redditi, cripto, dividendi: dal 2026 banca dati unica della Ue contro l’evasione”, così titola stamattina IL Sole 24 Ore in prima pagina.
A pagina 14 l’approfondimento: “Con il data base unico il Grande fratello fiscale diventa realtà nella Ue”. Lotta all’evasione. L’entrata in vigore della nuova direttiva sulla cooperazione segna un cambio di passo nello scambio di info: tracciata tutta l’attività estera.
Redditi, cripto, dividendi: dal 2026 banca dati unica della Ue contro l’evasione
Cripto asset, ruling individuali, redditi da lavoro dipendente e dividendi su conti «non di custodia» entreranno sotto la scrupolosa osservazione fiscale dell’UE – riferisce il quotidiano -. Con l’attuazione imminente, il 13 novembre, della Direttiva 2023/2226, si rinnova la cooperazione amministrativa fiscale avviata nel 2011, e la lotta contro l’evasione e l’elusione fiscale nell’ambito dell’Unione compie un significativo salto in avanti. Tale regolamento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’UE il 24 ottobre, estende lo scambio automatico di informazioni fiscali anche alle aree fino ad ora meno controllate.
In particolare, le criptovalute, finora escluse dalla sorveglianza fiscale europea poiché non classificate come “denaro depositato o investimenti finanziari” e i cui gestori non rientrano nella definizione di “istituzione finanziaria”, saranno ora incluse nel monitoraggio.
Questa omissione sta per essere colmata con l’istituzione del Registro unico dell’UE che, a partire dal 2026, raccoglierà e centralizzerà tutte le informazioni fiscali rilevanti dei residenti nell’Unione per lo scambio “esteso”: un’enorme base dati che permetterà a ogni stato di accedere ai dettagli finanziari dei propri cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza, sostituendo di fatto lo scambio automatico attuale.
L’armonizzazione delle informazioni fiscali comporterà l’assegnazione di un NIF (numero di identificazione fiscale) a ogni cittadino/residente europeo, che verrà utilizzato per tutte le operazioni di interesse fiscale a livello transnazionale. Le tipologie di operazioni che rientrano nella nuova direttiva sono più numerose e coprono un campo più ampio, includendo quasi ogni genere di attività. I redditi da lavoro, già soggetti a scambio automatico dal 2011, ora specificati come “redditi da lavoro dipendente”, e gli accordi preventivi di natura fiscale (ruling), che prima riguardavano solo le grandi aziende, diventano pertinenti e scambiabili anche per i contribuenti individuali, con una soglia minima di 1,5 milioni di euro, bonus e derivati inclusi. Queste disposizioni, secondo i legislatori UE, servono a colmare le lacune che altrimenti potrebbero favorire frodi e evasioni fiscali.
Per le cripto-valute, l’UE ha previsto specifici obblighi di comunicazione per gli intermediari, che vanno dall’identificazione completa della cripto-valuta trattata fino al valore totale delle transazioni, incluse quelle che prevedono lo scambio con valuta a corso legale, fino al “valore equo di mercato” di ogni transazione, dettagliata per tipo di trasferimento. Le informazioni raccolte nel data base europeo, che si aggiungono a quelle già monitorate come compensi aziendali, redditi da prodotti assicurativi sulla vita, pensioni, proprietà, redditi immobiliari e canoni di varia natura, saranno conservate e resi accessibili (alle sole autorità fiscali, non al pubblico) per un periodo “non inferiore ai cinque anni”.
Questo sistema di sorveglianza fiscale europeo diventerà operativo il 1° gennaio 2026, con la prima trasmissione di dati secondo le nuove disposizioni, mentre entro il 31 dicembre 2025, la Commissione avrà istituito il registro dei gestori di cripto-valute.
UNISCITI ALLA COMMUNITY DI SOLDI365.COM:
FACEBOOK – TWITTER – INSTAGRAM – YOUTUBE – TELEGRAM – LINKEDIN
VISITA LE ALTRE SEZIONI DI SOLDI 365.COM:
HOME PAGE – ECONOMIA – FINANZA – INVESTIMENTI – TRADING ONLINE – CRIPTOVALUTE – RISPARMIO – BUSINESS – GIOCHI – SCOMMESSE – LUSSO – GUADAGNARE – BONUS E PROMOZIONI – FORMAZIONE – TRASFERIRSI ALL’ESTERO – GUIDE E TUTORIAL – EVENTI – VIDEO – CHAT – FORUM.