“Sostegno a 1 milione di nuclei anche dopo la fine del Reddito”. Così titola stamattina Il Sole 24 Ore. La cancellazione del reddito e della pensione di cittadinanza a fine anno è accompagnata dall’introduzione dell’Assegno di inclusione (dal 1° gennaio 2024) per il contrasto alla povertà delle famiglie deboli, e il Supporto per la formazione e il lavoro (dal 1° settembre) per gli “occupabili” in condizioni di difficoltà economiche – si legge nell’articolo di Giorgio Pogliotti -. Se per l’Assegno vengono sostanzialmente confermati gli attuali numeri di beneficiari e gli attuali importi, per il Supporto invece si assiste ad un taglio delle prestazioni.
Sostegno a 1 milione di nuclei anche dopo la fine del Reddito
Il numero delle persone complessivamente coinvolte non è destinato a cambiare: la relazione tecnica al Dl 48 prevede che l’Assegno nel 2024 coinvolgerà 733mila nuclei, nel 2025 saranno 754mila e nel 2026 saranno 760mila, mentre il Supporto rispetto ad una platea potenziale di 436 mila nuclei nel 2024 dovrebbe coinvolgere 322mila famiglie, nel 2025 saranno 284mila e nel 2026 scenderanno a 223mila.
Nel 2024, dunque, il governo stima che 1,055 milioni di nuclei familiari saranno beneficiari dei due nuovi strumenti, un numero in linea con l’ultima rilevazione Inps di marzo, secondo cui il reddito e la pensione di cittadinanza hanno coinvolto 1,005 milioni di nuclei – complice un andamento in discesa registrato dal secondo semestre 2022 -, e almeno una mensilità è stata pagata nel primo trimestre a 1,110 milioni di nuclei.
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