“Sulle pensioni promesse per 10 miliardi ma ce ne sono 2”. Così apre l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore. Riparte domani il confronto governo-sindacati con l’incognita risorse. In agenda proroga di Quota 103 e il rilancio della previdenza integrativa.
A pagina 8: “Pensioni, promesse per 10 miliardi ma in manovra spazi fino a due”.
Sulle pensioni promesse per 10 miliardi ma ce ne sono 2
Non meno di 5-6 miliardi di euro. Questa sarebbe l’entità delle spese che graverebbero sulla prossima manovra economica, considerando l’introduzione di Quota 41, un leggero aumento delle pensioni minime, la proroga dell’Ape sociale con l’estensione delle attività gravose e usuranti, e il prolungamento di Opzione donna con i requisiti precedenti alla recente stretta introdotta con l’ultima legge di bilancio – si legge sul quotidiano economico -. Questo sarebbe già un costo considerevole per soddisfare le principali richieste provenienti dalla maggioranza e dai sindacati riguardo alle pensioni.
Ma non sarebbe nemmeno definitivo, in quanto tenderebbe ad aumentare a causa dell’impatto delle nuove agevolazioni fiscali e degli incentivi destinati a favorire il rilancio della previdenza complementare. Inoltre, ci sarebbero ulteriori costi per l’adeguamento delle prestazioni, influenzati da un’andatura ancora elevata dell’inflazione, che si preannunciano onerosi nonostante il meccanismo di penalizzazioni per le fasce di reddito più elevate entrato in vigore all’inizio dell’anno. Il cosiddetto “totale” si avvicinerebbe quindi a 10 miliardi di euro. Tuttavia, sarebbe insostenibile per la manovra economica autunnale, che dovrà essere realizzata dal governo considerando spazi di finanza pubblica piuttosto limitati. Alla fine, potrebbero essere stanziati per il settore previdenziale 1-2 miliardi di euro, ma probabilmente non di più. Ed è con l’incognita di queste fredde cifre che domani riprenderà il confronto tra il governo e i sindacati sulla previdenza, con l’obiettivo di individuare misure transitorie per il 2024, dato che alla fine di dicembre è prevista la scadenza di Quota 103 e dell’Ape sociale, e di avviare i primi interventi per garantire una “copertura previdenziale” adeguata per i giovani “contribuenti”, come la contribuzione figurativa per i periodi di studio, una nuova forma di staffetta generazionale e un accesso semplificato alla previdenza integrativa.
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