lunedรฌ 16 Giugno 2025

Il Superbonus 110% dedicato allโ€™efficientamento energetico รจ un tema di grande attualitร  e vivace dibattito in virtรน del decreto emanato dal Governo nei giorni scorsi per rimodularne in modo profondo lโ€™applicazione, a partire dallo stop alla cessione dei crediti fiscali.

Se da un lato il provvedimento risulta comprensibile alla luce del costo complessivamente sostenuto dallo Stato pari aย 71,8 miliardi euro,ย per una valutazione organica degli impatti che deriverebbero dalla sua soppressione รจ certamente utile una analisi complessiva costo dei ritorni prodotti e da una fotografia quanto piรน possibile puntuale su come รจ stato applicato.

Con lโ€™obiettivo di portare un contributo costruttivo al dibattito in corso,ย il ยซ110% Monitorยป divulgato periodicamente da Nomismaย sulla base del patrimonio informativo proprietario e dellโ€™analisi di fonti terze, segnala che nella rilevazione resa disponibile a gennaio dallโ€™Enea relativamente alle Detrazioni Fiscali,ย il totale complessivo dei lavori avviati per lโ€™efficientamento energetico nel nostro Paese risultava pari a 65,3 miliardi di euro, con un investimento medio di 175.234 euro.

Il 47% del totale, pari a complessivi 30,5 miliardi di Euroย (e un investimento medio pari a 594.892 euro), ha riguardato interventi pianificati neiย condomini,ย contro 24,5 miliardi degli edifici unifamiliari (113.846 euro di media) e 10,3 miliardi relativi a edifici funzionalmente indipendenti (96.878 euro di media).

Complessivamenteย le asseverazioni depositate nel 2022 sono state 372.297ย a fronte di unย valore degli interventi completati pari a 49,7 miliardi di euro.

Sul totale delle asseverazioni, solamente 51.247 hanno riguardato condomini, ovvero la tipologia di abitazioni che maggiormente avrebbero dovuto beneficiare dal provvedimento, contro le 215.105 degli edifici unifamiliari e le 105.945 delle unitร  funzionalmente indipendenti.

Dai dati Enea 58.355 asseverazioni sono state presentate in Lombardia (il 15,3% del totale, per la precisione), contro le circa 46.500 del Veneto (12,3%). Le 31.500 del Lazio (8,6%), le 30.700 dellโ€™Emilia Romagna (8,0%), le 29.600 della Toscana (7,8%) e le quasi 27.000 del Piemonte (7,2%).

Secondo le stime delย 110%Monitor di Nomismaย i cantieriย che dovrebbero essere statiย conclusi sono circa 232.000ย e coprirebberoย meno del 2% del parco edifici residenzialiย in Italia.

Lโ€™impatto economico complessivo del Superbonus 110%

Secondo il recenteย studio di Nomismaย lโ€™impatto economico complessivo del Superbonus 110% sullโ€™economia nazionale รจ stato pari a 195,2 miliardi di euro, con un effetto diretto di 87,7 miliardi, 39,6 miliardi di effetti indiretti e 67,8 miliardi di indotto.

Per valutare gli effetti finanziari del provvedimento va segnalato come giร  nel 2021 unโ€™analisi prodotta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) evidenziava che il disavanzo per le casse dello stato sarebbe stato compensato dalla generazione di Pil. Lo studio indicava come complessivamente un carattere di sostenibilitร  della misura sarebbe stato prevedibile in un orizzonte di 4 o 5 anni, periodo in cui, dati i precedenti, la domanda di ristrutturazioni e di efficientamento energetico degli edifici avrebbe potuto mantenersi su livelli elevati, attivando nel sistema economico ulteriori effetti di crescita.

Complessivamenteย lโ€™incremento del valore degli immobiliย oggetto di riqualificazione, nellโ€™ipotesi che tutte le unitร  immobiliari riqualificate rientrino nelle classi energetiche inferiori,ย supererebbe i 7 miliardi di euro.

In uno scenario โ€“ in cui si stima che in Italia il settore delle costruzioni consumi oltre il 30% dellโ€™energia primaria (generata per il 93% da fonti non rinnovabili) e sia responsabile di circa un terzo delle emissioni di gas serra โ€“ risulta particolarmente rilevante anche una valutazione dellโ€™impatto positivo a livello ambientale: dai risultati dello studio emerge unaย riduzione totale delle emissioni di Co2 in atmosfera, responsabile mediamente del 40% del totale con punte fino al 70% nelle grandi cittร ,ย  stimata inย 1,42 milioni di tonnellate. Al riguardo, lโ€™investimento per la transizione ecologica attraverso il Superbonus รจ di 59 euro per tonnellata Co2, contro 52 euro per Trasporti e 95 per Industria.

Questo per altro si riflette anche sul bilancio delle famiglie, conย risparmi pari a circa 29 miliardi di euroย (dati stimati da Nomisma sui cantieri giร  conclusi). Nello specifico, per chi ha beneficiato della misura ilย risparmio medio in bolletta, considerando anche il periodo straordinario di aumento dei costi dellโ€™energia, รจ infatti risultato pari aย 964 euro allโ€™anno. Lo studio evidenzia anche una riduzione del 15,5% per un solo salto di classe energetica, 30,9% per un salto di 2 classi energetiche e del 46,4% per un salto di 3 classi.

Da non trascurare, infine, lโ€™impatto socialeย che, sempre secondo lo studio di Nomisma, ha visto unย incremento di 641.000 occupati nel settore delle costruzioni e di 351.000 occupati nei settori collegati.

Al pari del metodo di valutazione utilizzato per lโ€™effetto economico generato, nello studio di Nomisma sono stati determinati anche i relativi coefficienti di attivazione utilizzati per valutare lโ€™impatto prodotto sul sistema economico nazionale. In particolare, da una prima disamina รจ emerso cheย una produzione aggiuntiva di 1 mld di euro in costruzioni produce un incremento di 16.402 unitร  di lavoro netteย di cui 10.602 direttamente nel settore delle costruzioni (pari ad una percentuale del 64%) e 5.800 nei comparti collegati.

Chi ha beneficiato del Superbonus

Secondo una indagine prodotta da Nomisma a fine 2022, in caso di conferma del provvedimento anche per lโ€™anno in corsoย sarebbero 10,3 milioni le famiglie ancora interessate a un intervento finalizzato allโ€™efficientamento energetico di un immobile di proprietร .

Di queste, 4,6 milioni di famiglie dichiaravano di aver giร  deciso o di avere intenzione di usufruire del Superbonus.

Inoltre, a fronte di 3,5 milioni di famiglie che hanno giร  iniziato una fase esplorativa (fase di delibera + fase di verifica dei requisiti sugli interventi deliberati + completamento degli accertamenti ma lavori non ancora avviati),ย 1,5 milioni di famiglie dichiarava di aver giร  avviato i lavori o, addirittura, di aver giร  completato gli interventi.

Il 25% di coloro che hanno giร  usufruito della misura presenta un reddito familiare piรน elevato della mediaย (oltre i 3.000 euro al mese) e nel 23% dei casi รจ proprietario di una seconda casa.

Sono perรฒ stati 1,7 milioni gli italiani con reddito medio-basso ad aver beneficiato del provvedimentoย da quando รจ stato varato a conferma del fatto che la misura ha reso possibile lโ€™accesso alla riqualificazione profonda delle proprie unitร  abitative a una porzione di popolazione meno abbiente che, altrimenti, non ne avrebbe usufruito.

Il profilo dei beneficiari รจ prevalentemente rappresentato daย impiegati (nel 28% dei casi), residenti in comuni con un numero di abitanti compreso tra 40.000 e 100.000 abitanti (15%) e proprietario di un appartamento in condominio composto al massimo da 8 unitร  abitative (25% del totale).

Nel 64% dei casi le famiglie hanno preferito rivolgersi direttamente a una impresa di costruzioni, contro il 9% di grandi player e lโ€™8% di Utilities, portando un beneficio prevalentemente a operatori di dimensione medio-piccola.

Quale prospettiva per lโ€™esigenza di riqualificazione del patrimonio immobiliare

Se un lato lโ€™implementazione del Superbonus 110% ha indubbiamente prodotto anche effetti collaterali e distorsivi, quali tempi brevi di messa a terra e un aumento dei prezzi che si รจ riflesso sulla finanza pubblica, vanno attentamente pesati i benefici diretti e indiretti sullโ€™economia nazionale.

Preservare lโ€™equilibrio del bilancio dello Stato รจ certamente una prioritร  assoluta ma, alla luce delle evidenze prodotte anche da questi studi di approfondimento, certamente vale la pena trovare una modalitร  abilitante che consenta di salvare la parte buona di un meccanismo sano seppur non sempre usato in modo corretto.

Questo risulta oltremodo importante in un contesto che in Italia vede ilย 68% degli immobili residenziali con classificazione di efficienza energetica pari a D o persino inferiore, quindi molto bassa, dato che si scontra con una domanda abitativa โ€“ rilevata nellโ€™indagine Nomisma sulle famiglie โ€“ che vedeย al vertice delle preferenze degli italiani unโ€™abitazione ad elevata efficienza energetica (nel 40% dei casi).ย 

La disponibilitร  dimostrata in queste ore dal Governo dimostra consapevolezza di fronte agli obblighi attesi dalla direttiva UE sulle case green (entro il 2033 classe minima D) e agli impegni sulla neutralitร  carbonica (emissioni zero al 2050). Tuttavia per sostenere la domanda di famiglie eterogenee sotto il profilo reddituale e fiscale, il meccanismo della cessione dei crediti con lo sconto in fattura โ€“ che ha rappresentato un importante sblocco del mercato anche in presenza di bonus โ€“ sarร  insostituibile specialmente per interventi sui condomini, che rappresentano una quota significativa degli immobili meritevoli di ristrutturazione e opere di efficientamento energetico.

โ€œIl superbonus ha avuto lโ€™indubbio merito di contribuire al rilancio della nostra economia in una situazione drammatica come quella pandemicaย โ€“ commentaย Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomismaย -.ย La misura emergenziale andava, tuttavia, corretta per attenuarne lโ€™eccessiva onerositร , oltre agli evidenti tratti di iniquitร  e alle conseguenze distorsive che ha generato sul costo dei fattori di produzione. La mancata adozione di modifiche sostanziali ha portato alle drastiche conseguenze degli ultimi giorni, con lโ€™adozione di misure di salvaguardia che, se non emendate, rischiano di decretare lโ€™epilogo di iniziative imprescindibili per il rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano. La strategia dei bonus, e con essa la possibilitร  di cessione dei crediti, non va archiviata ma solo ripensata e per farlo occorrono competenze ed equilibrio. Occorre fare tesoro di unโ€™esperienza straordinaria per definire una politica di rinnovamento che non abbia il fiato corto dellโ€™emergenzaโ€.ย 

 

 

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