Continua laย cautela sul mercato del credito, sia dal punto di vista delle famiglie che tendono a ridimensionare i progetti di spesa, sia dal punto di vista dellโofferta, con una maggiore attenzione sui criteri di accesso al credito per via dellโincertezza generata dal contesto geopolitico, dallโinflazione e dall’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE.
Assofin, Crif, Prometeia: mercato del credito alle famiglie rimane prudente, ma migliorano le prospettive per il 2024
Inoltre, si registra una generale tendenza verso la ricerca di finanziamenti con un importo piรน contenuto. Queste alcune delle principali evidenze emerse nellaย 55^ edizione dellโOsservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia.
Il credito al consumo
Iย flussi di credito al consumo, dopo il buon avvio nel primo trimestre del 2023, annullano la propria crescita nel secondo e nel terzo trimestre, chiudendo ai nove mesi con unaย variazione appena positiva (+2,3%), grazie aiย finanziamenti finalizzati allโacquisto di autoveicoli e motocicliย erogati ai privati presso i concessionari (+14,1%). Il recupero si lega allโevoluzione positiva del mercato del settore automotive, che ha beneficiato della maggior disponibilitร di nuovi veicoli, della ripresa dellโusato e del comparto moto.ย I finanziamenti finalizzati allโacquisto di altri beni/serviziย (appartenenti a settori quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, beni per lโefficientamento energetico dellโabitazione, ciclomotori ed altri beni e servizi finanziabili) registrano ancora un buon incremento (+6,5% rispetto ai 9 mesi del 2022). Un contributo positivo deriva dallaย componente โgreenโ, che ha potuto ancora beneficiare degli ecobonus governativi per la riqualificazione energetica degli immobili. Inoltre, il risultato complessivo dellโaltro finalizzato รจ stato sostenuto dalleย linee di credito rateali non associate ad una carta di credito, proposte nellโambito di convenzioni per acquisti eCommerce ma anche in store, forma tecnica molto diffusa allโestero che ha assunto anche sul mercato italiano una maggiore rilevanza negli anni piรน recenti. Queste operazioni fanno riferimento ad importi contenuti (intorno a 500 euro) e rappresentano una quota del 39% sul totale operazioni del comparto finanziamenti finalizzati allโacquisto di altri beni/servizi, evidenziando anche una progressiva convergenza tra consumer finance e settore dei pagamenti.
Lโincertezza del clima macroeconomico, il livello di inflazione e lโaumento dei tassi di riferimento hanno avuto un impatto negativo sulle dinamiche di tutte le tipologie di credito non finalizzato, sia in termini di flussi finanziati sia in termini di importi medi erogati, che sono in decisa diminuzione. Iย prestiti personaliย riducono i flussi finanziati del -3,6%ย e anche laย cessione del quinto dello stipendio/pensioneย chiude i 9 mesi del 2023 con unย calo delle erogazioni (-1,9%), scontando lโandamento negativo dei prestiti ai dipendenti pubblici e ai pensionati.
Infine, tornanoย in territorio negativo anche le rateizzazioni via carta di credito (-2,8%), tra le quali si rileva tuttavia un andamento molto positivo dellโinstallment, funzione che permette il finanziamento di una o piรน spese attraverso un importo prestabilito e un piano di rimborso predefinito.
I mutui immobiliari
Il valore deiย mutui immobiliari alle famiglieย consumatrici nei primi 9 mesi dellโanno รจย in decisaย contrazione (-9,8%). Infatti, le difficoltร dei mutui con finalitร di acquisto, che vengono penalizzati dallโaumento dei tassi di riferimento e dal permanere di un elevato livello dei prezzi medi delle abitazioni, non sono compensate dalla forte ripartenza delle surroghe.
In particolare, i flussi diย mutui per acquisto abitazioneย hanno proseguito il trend giร iniziato a fine 2022 diย progressiva contrazione (-40,5%ย rispetto ai 9 mesi 2022), evidenziando anche una decisa diminuzione dellโimporto medio erogato. Si conferma, quindi, laย forte correlazione tra credito e andamento delle compravendite immobiliari residenzialiย che, in un contesto di rallentamento della crescita dei prezzi delle abitazioni, segnano un calo dei volumi (-11,8% rispetto ai 9 mesi 2022). Il progressivo innalzamento dei tassi di interesse ha riportato le famiglie verso le operazioni di surroga, al fine di ridurre gli oneri della rata dei mutui stipulati a tasso variabile. Infatti, nei primi 9 mesi del 2023 si assiste ad una decisaย ripresa dei volumi di mutui surrogati (+56,8%).
La rischiositร del credito
Nei primi nove mesi del 2023, il tasso di default del credito alle famiglie rimane di poco superiore ai minimi registrati nel 2022. Infatti, dopo la lieve inversione di tendenza in chiusura dellโanno precedente, la rischiositร del credito al consumo non mostra ulteriori rialzi. Nel contesto di stagnazione generale, la dinamica degli indicatori relativi alla qualitร del credito presenta una stabilizzazione della rischiositร nei primi 9 mesi dellโanno, eย il tasso di defaultย del credito alle famiglie a 90 past due, pariย allโ1,2%,ย rimane lievemente sopra i minimi storiciย del 2022. In generale, le forme di finanziamento prevalentemente a tasso fisso e gli interventi attuati dal Governo, sia temporanei che piรน strutturali, come le proroghe del Fondo di solidarietร per la sospensione delle rate mutui prima casa (F. Gasparrini) e gli strumenti di supporto ai giovani, hanno sostenuto il reddito delle famiglie. Il credito al consumo, infine, in entrambe le forme tecniche, personale e finalizzato, mostra un lieve decremento nel passaggio dal secondo al terzo trimestre.
Il credito alle famiglie: le prospettive per il biennio 2024-2025
Dopo la battuta dโarresto del 2023, con il progressivo miglioramento del potere di acquisto delle famiglie,ย i flussi di mutui per acquisto abitazioni tornerannoย a crescere dal 2024ย , sostenuti anche dalla maggiore sensibilitร di domanda e offerta verso laย componente green. Anche i ย flussi di credito al consumo, sostenuti a fine 2023 dalla sola componente del finalizzato, torneranno a crescere pure nel comparto dei prestiti personali e della cessione del quinto. Nel complesso, lโespansione delle consistenze di credito sarร inferiore rispetto alle performance del biennio 2021-2022, anche perchรฉ la maggiore rischiositร attesa manterrร caute le politiche di offerta. In questa direzione vanno le raccomandazioni degli organi di vigilanza che sollecitano gli operatori a mantenere alta lโattenzione su prestiti per acquisto abitazioni e credito al consumo.
Il rallentamento atteso del ciclo economico, la maggior incidenza degli oneri finanziari sui redditi delle famiglie e il venir meno delle misure di mitigazione introdotte dallโinizio della pandemia porteranno ad unย peggioramento della qualitร del credito fin dai prossimi trimestri, piรน evidente per quelle famiglie che hanno stipulato finanziamenti a tasso variabile e a minor reddito, che tuttavia sono una quota esigua sulla popolazione. Il rialzo atteso dei tassi di default sarร in parte contrastato dalle misure temporanee di sostegno contenute nella legge di Bilancio 2023 e del 2024. Questโultima, tuttavia, ancora in fase di discussione al momento di redazione dellโOsservatorio Assofin-CRIF-Prometeia.
Si conferma, tuttavia, uno scenario in cui, nonostante i maggiori rischi,ย il livello dei tassi di default non tornerร a quelli registrati nelle precedenti fasi di crisi. Questo perchรฉย il debito delle famiglie รจ in prevalenza a tasso fissoย e le attente politiche di offerta hanno via via generato coorti di prenditori di migliori qualitร rispetto al passato. Inoltre, lโampia liquiditร accumulata in passato, in particolare nel periodo Covid, garantisce ancora un โcuscinettoโ di ricchezza potenziale per far fronte alle prime criticitร , che perรฒ andrร progressivamente a esaurirsi nel corso del tempo. In questa fase di tassi piรน elevati, peraltro, molti operatori hanno anche orientato le famiglie versoย scelte di indebitamento piรน sostenibiliย attraverso la rinegoziazione dei contratti, volta ad allungare i tempi di rimborso e ad alleggerire la rata favorendo la qualitร del credito complessiva. Inoltre, a partire dal 2025, con il consolidamento della crescita del reddito disponibile e il lento rientro dei tassi di interesse, le difficoltร di rimborso si ridurranno migliorando gradualmente la qualitร del credito.
Innovazione tecnologica e sostenibilitร ESG saranno i principali driver di crescita
Il mercato del credito alle famiglie รจ sempre piรน esposto alla competizione di nuovi attori di matrice non bancaria, che attraverso il canale dei sistemi di pagamento si stanno espandendo anche al credito, con anche il rischio per gli operatori di perdere la relazione con la clientela. In questo contesto, gliย investimenti in tecnologiaย restano un fattore importante per sviluppare i canali digitali e non perdere fette di mercato per stare al passo con le continue innovazioni introdotte dagli operatori FinTech/Big Tech. In prospettiva, anche la nuova direttiva sul credito ai consumatori (Direttiva 2023/2225/UE – CCD II) che intende creare una regolamentazione comune a tutti gli operatori, favorirร la crescita del mercato e la tutela dei consumatori da rischi di sovraindebitamento.
Nella cornice di crescente attenzione alla transizione verso unโeconomia sostenibile, anche da parte del regolatore europeo, politiche di offerta sempre piรน allineate aiย criteri ESGย rappresentano una importante opportunitร di espansione del mercato, con lโofferta di prodotti che possano soddisfare la domanda di una clientela piรน attenta ai temi della sostenibilitร .