“Banco BPM si trova costretta a fornire talune precisazioni sulle informazioni, ritenute decettive, comunicate da UniCredit in data 17 febbraio in relazione allโofferta pubblica di acquisto volontaria (lโโOffertaโ) promossa da Banco BPM Vita, societร interamente detenuta da Banco BPM, ai sensi e per le finalitร degli artt. 102, comma 1 e 106, comma 4, del D. Lgs. 58/1998 e delle relative disposizioni di attuazione, sulla totalitร delle azioni ordinarie di Anima Holding (โAnimaโ)”.
Cosรฌ inizia la lunga nota diffusa stamani da Banco BPM, in risposta al comunicato di Unicredit che ieri ha ventilato la possibilitร di rinunciare allโofferta sul Banco dopo il rilancio da parte di questโultima nella sua offerta su Anima.
Banco BPM replica a Unicredit: “Cet1 sopra 13% anche senza Danish Compromise “
“Come giร comunicato al mercato lo scorso 12 febbraio, lโAssemblea ordinaria di Banco BPM, convocata per il giorno 28 febbraio 2025, sarร chiamata a deliberare sullโautorizzazione circa (i) lโincremento a Euro 7,00 (cum dividendo) del corrispettivo offerto nellโambito dellโOfferta e (ii) la facoltร di rinunciare, in tutto o in parte, a una o piรน delle condizioni di efficacia dellโOfferta non ancora soddisfatte, facendo sรฌ che il Gruppo Banco BPM si riappropri della normale flessibilitร operativa in relazione ai termini, condizioni e modalitร dellโOfferta, tipica in queste operazioni, nei fatti limitata a seguito della promozione da parte di UniCredit dellโofferta pubblica di scambio avente ad oggetto le azioni di Banco BPM (lโโOPSโ).ย
Ciรฒ premesso, Banco BPM non puรฒ non rimarcare che in seguito alla convocazione dellโAssemblea, annunciata in data 12 febbraio u.s., UniCredit ha diffuso solo ieri un comunicato stampa, a mercati aperti, contenente peraltro mere supposizioni che riguardano Banco BPM, Banco BPM Vita e lโOfferta.
In proposito Banco BPM ritiene di dover confermare, preliminarmente, che la delibera assembleare, ove approvata, non comporterร di per sรฉ alcuna rinuncia allโapplicazione del regime del c.d. Danish Compromiseย alla partecipazione Anima, detenuta attraverso Banco BPM Vita, a cui tale regime giร si applica, rimanendo pertanto impregiudicata la facoltร per il Consiglio di Amministrazione di valutare le azioni piรน opportune da adottare nel prosieguo dello svolgimento dellโOfferta nellโinteresse del propri azionisti.
A tal riguardo, UniCredit asserisce che, in relazione alla condizione di efficacia dellโOfferta legata alla conferma del cd. Danish Compromise, Banco BPM non avrebbe dato informativa al mercato โcirca la probabilitร che tale favorevole regime possa trovare effettiva applicazioneโ.
Banco BPM precisa invece di aver tenuto aggiornato il mercato in merito allโevolversi delle interlocuzioni con la Banca Centrale Europea (si veda il comunicato stampa diffuso da Banco BPM Vita lo scorso 20 gennaio) che, come indicato, sta proseguendo le proprie valutazioni con il coinvolgimento della European Banking Authority. Ogni valutazione relativa alla conferma dellโapplicazione del Danish Compromise รจ di competenza delle Autoritร preposte; Banco BPM Vita comunicherร prontamente al mercato qualsiasi decisione ricevesse in merito, ritenendo inopportuno e fuorviante impostare la comunicazione al mercato su basi probabilistiche.
In ogni caso, la Banca ribadisce la propria convinzione, basata sulle previsioni regolamentari vigenti e non su calcoli probabilistici, circa lโapplicabilitร di tale trattamento regolamentare alla partecipazione in Anima che sarร acquisita allโesito dellโOfferta. Peraltro, come noto, le tempistiche per lโottenimento di tale conferma da parte delle Autoritร competenti dipendono esclusivamente da queste ultime, non essendo previsti termini e procedure predefiniti. ร, quindi, in ottica di piena trasparenza che Banco BPM ha ritenuto opportuno informare il mercato degli ipotetici impatti sul CET1 ratio del gruppo nel caso in cui tale trattamento non dovesse essere confermato.
Come comunicato al mercato lo scorso 12 febbraio, e come indicato nellโambito della presentazione dellโaggiornamento del piano industriale (il โPiano Industrialeโ), Banco BPM manterrร un CET1 ratio superiore al 13% alle date di riferimento del piano, anche in caso di mancata applicazione del Danish Compromise alla partecipazione in Anima ed anche tenendo conto della remunerazione degli azionisti con un payout allโ80%.
Nonostante lโampia trasparenza e disclosure data al mercato da parte di Banco BPM, UniCredit ha ritenuto opportuno diffondere le proprie elaborazioni numeriche sui potenziali impatti sul CET1 ratio di Banco BPM derivanti da unโeventuale mancata conferma del Danish Compromise su Anima.ย
Si rendono, pertanto, necessarie alcune precisazioni per rettificare una rappresentazione errata e fuorviante, frutto di deduzioni elaborate da un soggetto terzo al Gruppo Banco BPM che ha promosso unโofferta interamente in azioni, peraltro sin dal primo giorno a sconto rispetto al corso del titolo Banco BPM, a detrimento degli azionisti di Banco BPM:
- UniCredit lamenta una mancanza di chiarezza nellโipotizzare da parte di Banco BPM un CET1 ratio al di sopra del 13% alle date di riferimento del piano. Per derivare tale deduzione, UniCredit si basa sul CET1 ratio di Banco BPM al 31.12.2024, dato che non verrร in alcun modo impattato dallโacquisizione di Anima. Sulla base delle informazioni al momento disponibili รจ presumibile che lโacquisizione di Anima possa produrre effetti sulle segnalazioni prudenziali a partire dalla fine del primo semestre 2025, data in cui il CET1 ratio di Banco BPM, calcolato tenuto conto delle regole prudenziali vigenti, beneficerร della generazione organica di capitale e delle azioni di capital management che compenseranno gli impatti derivanti da Basilea 4;
- UniCredit cita in modo fuorviante lโimpatto ulteriore di regulatory headwinds per 94bps e comunica unโerosione di capitale immediata. Tuttavia, come ampiamente illustrato al mercato, tali headwinds verranno contrastati da Banco BPM mediante azioni manageriali che ne ridurranno lโeffetto sul CET1 ratio di Gruppo: non darne informativa distorce la percezione dellโimpatto;
- infine, UniCredit sembra aver utilizzato un dato di CET1 di Banco BPM di partenza pari a 15,00%, sebbene il dato corretto sia 15,05%, pertanto tutti i dati riportati nel comunicato stampa di UniCredit sono errati per difetto.
Stupisce, altresรฌ, che UniCredit, mentre fornisce indicazioni sul CET1 ratio di Banco BPM insinuando dubbi sulla sostenibilitร dei target da questa comunicati al mercato, non ritenga opportuno produrre a sua volta esaustivi chiarimenti in merito alle iniziative recentemente avviate dalla stessa (come ad esempio gli investimenti in Commerzbank e Generali) in termini sia di impatto a regime sul proprio CET1 ratio sia di chiarezza del complessivo disegno strategico, nonchรฉ dei rischi collegati allโesposizione in Russia, che continua ad essere quantificata in potenziali massimi 55bps nonostante gli accantonamenti giร effettuati e comunicati al mercato. Tali informazioni assumono rilevanza determinante, nel contesto di unโOPS in cui agli azionisti di Banco BPM sono offerte azioni UniCredit, per consentire ai destinatari dellโOPS la valutazione dei profili di rischio a cui sarebbero esposti aderendo allโofferta. A tal riguardo va altresรฌ sottolineato che il requisito minimo regolamentare di CET1 Ratio di Banco BPM allโ1.1.2025 รจ pari a 9,18%, mentre per UniCredit lโanalogo parametro รจ pari a 10,27%, quindi circa 110 bps superiore.
Non condivisibile risulta anche la valutazione espressa nel comunicato di UniCredit circa lโasserito valore dellโ11% che sarebbe associato allโinvestimento di Banco BPM in Anima: tenendo conto delle sinergie di costo, lโindice supera infatti il 13%, un dato che si affianca e qualifica ulteriormente il valore strategico dellโacquisto della partecipazione, che completa il modello di business del Gruppo Banco BPM, aggiungendo il controllo integrale della fabbrica prodotto asset management a quella giร in essere sul bancassurance Vita e alle joint-venture nel bancassurance danni, nel credito al consumo e nella monetica.
Contrariamente a quanto comunicato da UniCredit, non รจ quindi emersa alcuna incoerenza con quanto annunciato al mercato il 6 novembre 2024; anzi, lโacquisizione di Anima continua ad inserirsi nel piรน ampio contesto della strategia adottata negli ultimi anni da Banco BPM, che fa leva su un modello di crescita dei ricavi fortemente incentrato sulle fabbriche prodotto, in grado di portare a un utile target di Euro 2.150 milioni e a un RoTE superiore al 24%, un indicatore di assoluta eccellenza a livello di settore.
Infine, nel proprio comunicato UniCredit evidenzia nuovamente che il corrispettivo proposto si basa su un perimetro che esclude completamente il valore di Anima. Nella convinzione che – se completata con successo lโOfferta – UniCredit si determinerร finalmente di comunicare al mercato un corrispettivo che includa tale valore, Banco BPM ribadisce che, nel formulare la propria offerta, UniCredit ha utilizzato come riferimento prezzi che escludono, oltre agli effetti dellโintegrazione di Anima, anche tutte le altre iniziative e avvenimenti comunicati da Banco BPM nel periodo intercorso tra il 6 novembre ed il 22 novembre, tra cui lโinvestimento in Banca MPS ed i risultati ottenuti nel terzo trimestre del 2024. Tali elementi sono stati accolti positivamente dal mercato, traducendosi in una performance del titolo Banco BPM positiva (+3,4%) ed in totale controtendenza rispetto alla performance negativa del titolo UniCredit nello stesso periodo (-9,5%).
Banco BPM prosegue nellโesecuzione del proprio Piano Industriale e dellโOfferta su Anima nella piena convinzione che tali azioni porteranno valore ai propri azionisti.ย
In tale ottica – a tutela della Banca e dei propri stakeholders e piรน in generale a salvaguardia della trasparenza nellโinformativa al mercato – Banco BPM non puรฒ esimersi dal manifestare la propria preoccupazione in relazione ai contenuti del comunicato stampa diffuso da UniCredit che, da una parte, insinua dei dubbi sulla valenza dellโOfferta su Anima e sul ritorno dellโinvestimento per il gruppo Banco BPM (sui quali si รจ avuto modo di fornire sopra le dovute precisazioni) e, dallโaltra parte, si limita a richiamare le condizioni di efficacia poste allโOPS e giร ben note al mercato senza, peraltro, chiarire la propria posizione in merito alla effettiva rinuncia alle stesse in caso di approvazione assembleare e/o allโeventuale rilancio del corrispettivo dellโOPS”, conclude la nota di Banco BPM.