Thursday 21 November 2024

Nel I trimestre 2024 non si vedono ancora gli effetti del primo taglio della BCE ai tassi di interesse che rimangono elevati e, accompagnati dallโ€™incertezza a livello di economia globale e nazionale, non favoriscono il credito alle imprese italiane. Infatti,ย nei primi 3 mesi dellโ€™anno i finanziamenti erogati alle imprese italiane calano del 7,5%.

CRIF, calano i finanziamenti erogati alle imprese: -7,5% nel I trimestre 2024

Queste alcune delle evidenze emerse dallโ€™Osservatorio sulle Impreseย realizzato daย CRIF, che fornisce periodicamente una fotografia puntuale dei principali indicatori relativi allโ€™andamento del credito di un campione diย oltre 2,5 milioni di imprese monitorate, costituito da Ditte individuali, Societร  di persone e Societร  di capitali italiane, elaborati sulla base del patrimonio informativo del Sistema di Informazioni Creditizie EURISC.

โ€œLa crescita del tasso di default delle aziende continua ma rimane ancora sotto controllo, anche se il contesto geopolitico e la lenta ripresa dellโ€™economia rimangono fattori rilevanti da tenere in considerazione. La recente decisione da parte della Banca Centrale Europea in termini di politica monetaria รจ tra i primi segnali di una possibile inversione positiva per il credito alle imprese dei prossimi mesi. Tuttavia, i tassi di interesse rimangono elevati e le imprese italiane continuano a essere esposte allโ€™incertezza economica e dei mercati finanziari a livello globale. Per le Societร  di capitali stimiamo il tasso di default medio attestarsi al 3,3% per il 2024โ€,ย commenta Luca Dโ€™Amico, CEO di CRIF Ratings.

 

Lโ€™ANDAMENTO DEL CREDITO EROGATO NEL PRIMO TRIMESTRE

Sul fronte del credito erogato, si registra unย trend negativo del numero di finanziamenti, che nel I trimestre 2024 cala del 7,5%ย in confronto allo stesso periodo del 2023, con leย Societร  di capitaliย che segnano il calo minoreย (-5,9%).
In calo anche gliย importi erogati, seppur con intensitร  meno marcata. A calare su questo fronte sono principalmente leย Ditte individuali (-8,9%), seguite dalleย Societร  di persone (-6,6%), mentre leย Societร  di Capitaliย registrano anche su importi il calo minore con unย -3,6%. I trend continuano a scontare il permanere di tassi di interesse su livelli elevati, i cui primi segnali di riduzione si sono osservati solo a giugno 2024, in occasione dellโ€™ultima decisione presa dalla BCE di ridurre i tassi di 25 punti base.

Trend del credito erogato per tipologia di impresa – Q1 2024 vs Q1 2023

CRIF, calano i finanziamenti erogati alle imprese: -7,5% nel I trimestre 2024

 

I SETTORI PER IMPORTI EROGATI

Analizzando le Societร  di capitali per settore emerge nel primo trimestre del 2024 unaย crescita rilevante degli importi erogati nel Commercio di autoveicoli (+15,8%) e Trasporti e Logistica (+7,6%), in controtendenza quindi rispetto alla media. Tra i settori che potrebbero essere definiti come โ€œstabiliโ€, ci sonoย Turismo e tempo liberoย eย Commercio al dettaglioย (rispettivamente +0,1% e -0,1%). Tra i settori maggiormente in calo rispetto alla media delle Societร  di Capitali, si evidenzia come il settore delleย Costruzioniย registri unย -9,3%ย (che rappresenta una quota di oltre il 10% del totale importo finanziato alle imprese nel primo trimestre del 2024).

 

Trend del credito erogato per settore – Q1 2024 vs Q1 2023

 

LA RISCHIOSITร€ DEL CREDITO: Lโ€™ANDAMENTO DEL TASSO DI DEFAULT

Il tasso di default medio delle Societร  di capitali, che a fine 2023 si era attestato al 2,6%, รจ stimato salire a fine 2024 al 3,3%. Questa crescita conferma un progressivo ritorno della rischiositร  sui livelli pre-pandemia (attorno al 4%).

Rischio di credito delle imprese: andamento del tasso di default delle Societร  di capitali nel biennio 2024-2025

 

 

 

I SETTORI PIร™ RISCHIOSI

I settori per cui CRIF Ratings prevede il maggior incremento dei tassi di default delle Societร  di capitali nel 2024 sono Turismo e tempo libero, Trasporti e Logistica, Commercio al dettaglio, Costruzioni e Commercio di autoveicoli. Giร  alla fine del 2023, gli stessi comparti avevano registrato una rischiositร  elevata superiore al 3%:ย Turismo e tempo libero (tasso di default al 3,9%), Trasporti e Logistica (3,6%), Commercio al dettaglio (3,3%), Costruzioni (3,2%) e Commercio di autoveicoli (3,1%). I settori piรน resilienti in termini di crescita della rischiositร  si confermano invece la Consulenza (1,8%) e il Farmaceutico (2,1%).

FOCUS SETTORIALE: Lโ€™ELETTRONICA SOTTO OSSERVAZIONE

La pandemia ha evidenziato alcune vulnerabilitร  nel settore dellโ€™Elettronica, portando a fenomeni globali di stocking dei chip per evitare problemi di approvvigionamento che potrebbero risentire delle tensioni USA-Cina e della dipendenza da Taiwan, che ne รจ il principale produttore mondiale. In particolar modo, la produzione dei chip รจ interessata da importanti cambiamenti normativi (ยซChips Actยป europeo e ยซChips and Science Actยป degli Stati Uniti dโ€™America) che potrebbero influire sulle dinamiche del settore, sia in termini di approvvigionamento che di produzione. Nonostante ilย tasso di default del settore dellโ€™Elettronica si posizioni ancora molto al di sotto della mediaย (Elettronica 1,9% vs media della Societร  di Capitali 2,6% a fine 2023), il complesso contesto di riferimento per le imprese italiane in esso operanti rappresenta unย elemento da tenere sotto controllo in ottica prospettica.

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