mercoledì 17 Dicembre 2025

Il 45% degli italiani, circa 27 milioni di cittadini, non si è concesso una vacanza tra giugno e settembre. Lo afferma il Codacons, che sottolinea come la percentuale di coloro che restano a casa nel periodo estivo risulti in preoccupante aumento.

Vacanze estive, Codacons: il 45% degli italiani (27 milioni di cittadini) ha rinunciato a partire. Pesa il caro-prezzi

Nel 2019 la percentuale di chi rinunciava alle vacanze estive si attestava al 39%, oggi raggiunge il 45% – analizza il Codacons – Questo significa che rispetto al periodo pre-Covid è aumentato di 3,6 milioni il numero di italiani che non si concede una villeggiatura.

Alla base di tale trend negativo il caro-prezzi che ha colpito il comparto turistico: più di un cittadino su due, il 55% di chi non parte, motiva infatti tale decisione con l’impossibilità di affrontare le spese legate ad una vacanza.

Ed effettivamente a parità di notti fuori casa e di beni e servizi acquistati, la spesa pro-capite di chi va in vacanza tra giugno e settembre (tra viaggio, alloggi, cibo e servizi vari) è salita in 5 anni del 26,3%, passando da una media di 950 euro del 2019 ai circa 1.200 euro del 2024, con un incremento di circa 250 euro a persona – denuncia il Codacons.

A pesare sui costi della villeggiatura sono i pesantissimi rincari che si sono abbattuti nel 2024 sul comparto turistico – analizza l’associazione – I pacchetti vacanza nazionali, ad esempio, hanno fatto registrare su base annua un rincaro del +20,5% a giugno, del +29,9% a luglio e addirittura del +37,4% ad agosto. Le tariffe di campeggi e villaggi vacanze, rispetto allo stesso periodo del 2023, sono aumentate dal +6% di giugno al +12,9% di agosto. I listini di stabilimenti balneari e piscine sono rincarati di oltre il 13% sia a luglio che ad agosto, mentre per cenare al ristorante si è speso questa estate in media il 3,3% in più rispetto allo scorso anno. Dormire in strutture ricettive diverse dagli alberghi (b&b, case vacanza, ecc.) è costato il 7,2% in più rispetto all’estate del 2023. Forti rincari anche per i biglietti dei treni: +9,3% a giugno, +8,1% a luglio, +6,1% ad agosto – conclude il Codacons.

Aumenti annui giugno

Aumenti annui luglio

Aumenti annui 

agosto

Pacchetti vacanza nazionali

20,5%

29,9%

37,4%

Alberghi, motel e pensioni

5,1%

4,2%

4,2%

Alloggi in altre strutture

7,2%

7,2%

7,2%

Campeggi e villaggi vacanza

6,0%

8,2%

12,9%

Pedaggi e parchimetri

2,1%

1,7%

1,8%

Trasporto ferroviario passeggeri

9,3%

8,1%

6,1%

Pullman

3,9%

3,1%

2,2%

Servizi ricreativi (stabilimenti, piscine, ecc.)

5,7%

13,8%

13,3%

Ristoranti e bar

3,3%

3,4%

3,3%

Fonte: elaborazioni Codacons su dati Istat

 

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