Avvio cauto ma in territorio positivo per Wall Street, con gli investitori che mantengono un atteggiamento prudente in vista della pubblicazione dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti, considerati decisivi per orientare le prossime mosse della politica monetaria.
Wall Street cauta in attesa dell’inflazione USA
Nei primi scambi, il Dow Jones avanza dello 0,10% a 48.164,83 punti, il Nasdaq registra un progresso marginale dello 0,03% a 23.119,12 punti, mentre lo S&P 500 si muove appena sopra la parità con un incremento dello 0,01% a 6.801,23 punti.
A sostenere il listino è soprattutto il comparto energetico, che beneficia del rialzo delle quotazioni del petrolio, cresciute di oltre il 2%. I principali titoli del settore mostrano guadagni compresi tra lo 0,70% e l’1,60%, con Exxon Mobil, Halliburton, SLB e Occidental Petroleum in evidenza. Nel complesso, l’indice energetico dello S&P 500 sale di quasi l’1%.
Buona intonazione anche per General Mills, che mette a segno un rialzo del 2,15% a 48,03 dollari. Il gruppo agroalimentare, noto tra l’altro per il marchio Cheerios, ha diffuso risultati trimestrali superiori alle attese: l’utile per azione del secondo trimestre dell’esercizio fiscale si è attestato a 1,10 dollari, battendo il consensus fermo a 1,03 dollari.
Segno positivo per Amazon, in crescita dell’1%, sulla scia delle indiscrezioni che parlano di una possibile partecipazione del colosso dell’e-commerce in OpenAI. L’operazione, secondo fonti vicine al dossier, potrebbe attribuire al creatore di ChatGPT una valutazione superiore ai 500 miliardi di dollari.
In controtendenza Oracle, che arretra del 3,20% dopo le rivelazioni del Financial Times. Secondo il quotidiano, Blue Owl Capital, principale partner del gruppo e oggi in rialzo del 2,11%, non sarebbe disponibile a sostenere finanziariamente un progetto da 10 miliardi di dollari per la realizzazione di un data center in Michigan.
Sul fronte media, Warner Bros Discovery cede lo 0,67% dopo aver respinto la controproposta avanzata da Paramount Skydance, in flessione del 3,75%, scegliendo invece di procedere con l’offerta di acquisizione presentata da Netflix, che guadagna l’1,98%.