Giuseppe Mangialavori, presidente della Commissione Bilancio alla Camera, ĆØ stato intervistato dal quotidiano Il Messaggero. Le sue parole:
Mangialavori: “Su Mes e Superbonus non si cambia. Condoni? No, ma il Fisco sia piĆ¹ amico”
Sul concordato preventivo varato dal Cdm: “Per le opposizioni ĆØ un ‘condono preventivo’? Nulla di tutto ciĆ². Si tratta di instaurare un rapporto collaborativo tra lo Stato e il contribuente, far percepire ad autonomi ed imprese che da questa parte non cāĆØ un mostro che divora i loro guadagni, ma un fisco che chiede il giusto e soprattutto ripone la giusta fiducia nel cittadino. La decisione di superare il sistema delle pagelle Isa, concedendo il concordato anche a chi non vi sarebbe rientrato, si fonda su un principio di equitĆ grazie al quale tutti saranno incentivati a presentare una corretta dichiarazione reddituale. Ć il modo migliore per combattere lāevasione. Inoltre, il governo ha recepito le istanze del Parlamento stabilendo di allungare i tempi per permettere ai contribuenti di uscire in maniera graduale da situazioni di non regolaritĆ . Lāesperienza ci ha detto chiaramente che le politiche aggressive non pagano, ed anzi provocano rabbia e scollamento nella cittadinanza. Quindi sƬ, ĆØ giusto dialogare, o come in questo caso concordare prima”.
Sulla decisione del governo di chiudere a qualsiasi proroga del Superbonus 110%: “Se si poteva trovare un compromesso come chiedeva Forza Italia? Noi abbiamo avanzato diverse proposte, perchĆ© cosƬ chiedevano molti cittadini e imprese ancora alle prese con i lavori e ci sembrava doveroso fare tutto quanto il possibile per tentare una via dāuscita. Ma una forzatura su questo fronte avrebbe, evidentemente, provocato uno squilibrio che lāItalia in questo momento non puĆ² permettersi”.
Sul Mes: “Se lāItalia tornerĆ al tavolo del Mes ? LāItalia si ĆØ espressa col suo organo sovrano, che ĆØ il Parlamento. Non voglio addentrarmi in previsioni che ad oggi non hanno fondamento, quindi mi limito a dire che ĆØ giusto che venga rispettato il volere palesato con voto parlamentare”.