“Bankitalia: Pil fermo, rischi dal Mar Rosso. L’inflazione scenderà sotto quota 2%”. Così apre stamattina l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore.
A pagina 3 altro titolo: “Nel 2024 crescita allo 0,6% ma aumentano i rischi legati alla crisi nel Mar Rosso”. Confermata una crescita limitata allo 0,6% nel 2024, con un graduale rafforzamento «sostenuto dalla ripresa del reddito disponibile e della domanda estera». Ma pesa il Mar Rosso. L’indebitamento netto di 0,7 punti percentuali è coerente con una riduzione solo marginale del debito nel triennio .
Bankitalia: Pil fermo, rischi dal Mar Rosso. L’inflazione scenderà sotto quota 2%
L’economia italiana ha mostrato una crescita moderata alla fine del 2023, con un incremento del Pil dello 0,7% per l’anno. Per il 2024, si prevede un’ulteriore crescita, seppur contenuta, pari a +0,6%. Il recente bollettino economico della Banca d’Italia ha riaffermato le previsioni presentate un mese fa nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema per il periodo 2023-26, che aveva già rivisto al ribasso le stime di ottobre.
Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, aveva precedentemente sottolineato un rallentamento dell’economia, e il bollettino conferma che la crescita economica è stata quasi inesistente alla fine del 2023, con una marcata diminuzione della produzione industriale nell’ultimo trimestre. Durante il 2024, si prevede un rafforzamento graduale dell’economia, stimolato dal miglioramento del reddito disponibile e dalla domanda estera.
Tuttavia, la conclusione del superbonus influirà sugli investimenti. Per quanto riguarda l’inflazione, si osserva un’intensificazione della sua discesa, che si estende ai beni industriali non energetici e ai servizi: si prevede che l’aumento dei prezzi al consumo rallenti all’1,9% nel 2024 (dal 5,9% del 2023), per poi diminuire gradualmente fino all’1,7% nel 2026. L’inflazione di fondo scenderà al 2,2% nel 2024 (dal 4,5% del 2023) e si assesterà sotto il 2% nei due anni successivi.
