Il quadro congiunturale che emerge dagli ultimi indicatori disponibili in alta frequenza segnala come la nostra economia, pur vivendo un periodo non particolarmente dinamico, continui a trovare importanti spunti di vivacitaฬ, provenienti soprattutto dal settore dei servizi e, con particolare forza, dal turismo degli stranieri. Di conseguenza, sono ancora soddisfacenti le dinamiche occupazionali che, a loro volta, sostengono i redditi e i consumi. Un circolo virtuoso che si stenta ad apprezzare pienamente nel dibattito mediatico.
Eโ quanto si legge nellโidfagine congiunturale di Confcommercio.
Gli ultimi dati, riferiti a febbraio o marzo, sono prevalentemente positivi: cosiฬ per la fiducia delle imprese, lโoccupazione, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. Sul profilo tendenziale nella metrica dei dati grezzi, febbraio eฬ favorito dal 2024 bisestile.
Ma anche al di laฬ di questo, resta molto buono, anzi eccezionale, il riscontro sulle presenze turistiche: a febbraio +12,3% nel complesso sul 2023 e, quindi, record di sempre. Non solo: nel mese anche le presenze di italiani in Italia fa segnare +7,2%. A gonfie vele arrivi e presenza di stranieri.
Confcommercio: Pil primo trimestre a +0,3%
Tutto cioฬ considerato, in linea con i nuovi indicatori mensili la nostra stima di crescita per il primo trimestre del PIL eฬ rivista al rialzo: +0,3% in luogo dello 0,1% stimato nella precedente Congiuntura, con un tendenziale che passerebbe da +0,3% a +0,5%. Il raggiungimento di obiettivi medi annui attorno allโ1% resta difficile, ma per nulla impossibile, anche se ad aprile il PIL mensile avrebbe rallentato allo 0,1% congiunturale, conseguendo comunque un incremento tendenziale dellโ1,2% grazie a un favorevole effetto base.
Sembrerebbe, dunque, doversi adottare un atteggiamento del tipo โwait and seeโ anche in materia di valutazioni del quadro congiunturale, nel quale manca ancora lโespressione di una chiara direzione di marcia.
Segnali positivi continuano a provenire dal versante dellโinflazione che dopo la risalita di marzo (+1,2% tendenziale) prevediamo in rallentamento ad aprile (+1,0% nel confronto annuo). In particolare, si confermano in ulteriore โraffreddamentoโ i prezzi degli alimentari la cui dinamica si sta progressivamente avvicinando al dato generale.
Il permanere dellโinflazione sui valori che la nostra economia aveva sperimentato negli anni precedenti alla fiammata registrata tra la fine del 2021 e gli ultimi mesi del 2022, soprattutto per i beni acquistati con maggior frequenza, eฬ una delle premesse per spingere le famiglie a moderati miglioramenti dal lato della domanda.
Andamento che potrebbe essere favorito anche dal permanere di dinamiche occupazionali debolmente positive e dai recuperi di reddito generati dai rinnovi contrattuali.
PIL MENSILE
Stando alle ultime informazioni congiunturali, disponibili in alta frequenza, i primi mesi del 2024, pur caratterizzati da un clima di profonda incertezza, hanno evidenziato alcuni spunti positivi, portando ad una revisione, al rialzo, dellโandamento del primo trimestre. La nostra stima attuale eฬ di una variazione dello 0,3% congiunturale e dello 0,5% tendenziale.
Le indicazioni piuฬ favorevoli continuano a provenire dallโoccupazione e dai servizi nel loro complesso.
Dopo la pesante contrazione registrata nel mese di gennaio la produzione industriale sembra essersi avviata su un sentiero meno negativo, con aspettative di moderato miglioramento da parte delle imprese. Il ripiegamento rilevato a marzo nel clima di fiducia delle famiglie eฬ in linea con il permanere di un andamento prudente in materia di consumi.
Secondo le nostre stime, ad aprile il PIL eฬ atteso registrare, nel confronto con marzo, una crescita dello 0,1%. Su base annua la variazione si porterebbe allโ1,2% (dato in parte condizionato da un effetto base; tab. 1).
ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)
A marzo 20241 lโIndicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2023 (tab. 2). Il dato segue un bimestre che, stando alle ultime informazioni disponibili, ha mostrato un andamento piuฬ favorevole rispetto alle prime stime. Lโincremento di marzo eฬ sintesi di una crescita della domanda di servizi (+2,7% nel confronto annuo) a cui si eฬ associata una flessione di quella di beni (-0,5%). Nella media del primo trimestre si rileva una variazione dellโ1,1% (sul dato pesa inevitabilmente anche il diverso numero di giorni) con una crescita dei servizi del 2,9% e un incremento della domanda di beni dello 0,4%.
LE DINAMICHE TENDENZIALI
Gli andamenti registrati a marzo 2024 segnalano alcune difformitaฬ rispetto alle tendenze piuฬ recenti. Su questi andamenti potrebbero aver pesato alcuni fattori contingenti. In particolare, il settore dellโautomotive mostra, dopo oltre un anno di crescita, una riduzione della domanda (-5,4%). Su questa dinamica potrebbero aver influito i ritardi nellโattuazione degli incentivi che hannoย spinto le famiglie a procrastinare gli acquisti. Per contro, dopo un lungo periodo, le spese per lโalimentazione domestica sono tornate in positivo (+1,6%). Anche in questo caso la diversa tempistica della Pasqua rispetto allโanno passato potrebbe aver influito sul confronto tendenziale. Permangono in territorio positivo i trasporti aerei. (+12,9%), i servizi ricreativi (+3,2%) e i consumi legati al turismo (+2,9). Va segnalato come, allโinterno di questโultimo aggregato, il contributo principale continui a derivare dalla componente estera della domanda.
Nel mese di marzo si conferma debolmente negativa la domanda per abbigliamento e calzature (-0,2%) e si ribadiscono le difficolta del segmento dei mobili e arredamento per la casa (-0,8%). In riduzione, dopo alcuni mesi favorevoli, gli acquisti di elettrodomestici (-1,3%) e di energia (-1,6%).
PREZZI AL CONSUMO: LE TENDENZE A BREVE TERMINE
Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo2 si stima per il mese di aprile 2024 una variazione dello 0,2% in termini congiunturali e una crescita dellโ1,0% su base annua. Lโaumento su marzo eฬ stato determinato quasi esclusivamente dagli incrementi dei prezzi dei tabacchi e dei carburanti a cui si sono associati incrementi di natura stagionale (turismo). Prosegue per contro la fase di ripiegamento dei prezzi degli alimentari per i quali lโinflazione scenderebbe, su base annua, al 2,4%.
Il dato stimato per il mese in corso, con un contenuto rallentamento della variazione tendenziale rispetto a marzo, conferma la soliditaฬ del processo di rientro dellโinflazione e rafforza lโipotesi di una variazione dei prezzi al consumo nel complesso del 2024 di poco superiore allโ1%.