A tre giorni dalla partenza dell’edizione numero 105 di Pitti Uomo, la più importante manifestazione al mondo tra quelle dedicate alla moda maschile, Il Sole 24 Ore ha intervistato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, la società che ha ideato le manifestazioni di Firenze
“Un evento unico, un appuntamento che due volte all’anno permette di capire il presente e proiettarsi nel futuro e a maggior ragione in questo inizio di 2024, che si è aperto con tante incognite economiche e geopolitiche”, spiega Raffaello Napoleone
“Con che numeri si arriva al Pitti di gennaio? Buoni: le stime di Confindustria Moda su dati Istat indicano per il 2023 una crescita del 4,9% e un fatturato di 11,8 miliardi, ben sopra i livelli pre Covid, anche per la percentuale di export, che nello scorso anno è arrivata al 73,2%, contro il 69,3% del 2019 – spiega l’amministratore delegato di Pitti Immagine – . Certo, il record del 2022, con il rimbalzo post pandemia e una crescita del 20,3% a 11,3 miliardi non è replicabile. Ma proprio perché sul 2024 è difficile fare previsioni Pitti è l’occasione per confrontarsi e qui, altra nostra particolarità, non ci sono solo i grandi marchi e i compratori del prodotto finito. Tra i visitatori abbiamo rappresentanti dell’intera filiera del tessile-moda”.
“I marchi – prosegue Napoleone – saranno 832, il 46% dei quali dall’estero: è un dato importante, perché consente di avere un quadro ancora più completo dell’evoluzione della moda maschile. Ma tengo molto a ricordare gli eventi speciali, con sezioni dedicate ai giovani stilisti tedeschi e agli artigiani e marchi dal Giappone, forse il Paese che da sempre più apprezza l’eccellenza italiana e ne condivide i valori legati sia all’artigianalità sia alla costante innovazione su materiali e stili. Senza dimenticare mostre e allestimenti speciali tra gli stand. A Firenze avremo 386 buyer da Americhe, Asia, Medioriente ed Europa, anche grazie alla collaborazione con il ministero degli Esteri e con Agenzia Ice. Ai primi tre posti per buyer ci sono Germania (66), Uk (64) e Francia (58). Credo sarà l’edizione più completa e internazionale di sempre”.