“La fase istruttoria del progetto relativo allโeuro digitale รจ iniziata oltre un anno fa. Sin dal suo avvio, lo stretto coinvolgimento del Parlamento europeo รจ stato prioritario per la BCE”. Lo ha affermato Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della BCE, dinanzi alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo.
BCE, Panetta: “In autunno prenderemo decisione su euro digitale”
“Nel corso del 2022 – ha proseguito Panetta – in questa Commissione abbiamo discusso regolarmente le principali opzioni tecniche esaminate. I vostri contributi hanno fornito indicazioni preziose per il nostro lavoro; insieme con i riscontri ricevuti da altre controparti sia pubbliche sia private, essi hanno contribuito ai progressi compiuti nei mesi scorsi.
Queste interazioni sono essenziali per assicurare che la moneta pubblica (la moneta emessa dalla banca centrale) risponda alle preferenze e alle esigenze dei cittadini e delle imprese, in un contesto digitale in continua evoluzione.
Le abitudini di pagamento dei cittadini europei stanno mutando a una velocitร senza precedenti: negli ultimi tre anni i pagamenti in contanti effettuati nellโarea dellโeuro sono diminuiti dal 72 al 59 per cento di quelli totali, mentre i pagamenti digitali si sono ulteriormente diffusi. Nei Paesi Bassi e in Finlandia, ad esempio, il contante รจ utilizzato soltanto in un quinto delle transazioni. Al tempo stesso, i cittadini vogliono avere la possibilitร di pagare con moneta pubblica. La maggior parte di essi considera importante o molto importante avere sempre a disposizione una tale opzione.
Un euro digitale risponderebbe a questa crescente domanda di pagamenti elettronici, rendendo disponibile la moneta pubblica in forma digitale. Insieme con il contante, un euro digitale offrirebbe ai cittadini europei lโaccesso a un mezzo di pagamento che consentirebbe di pagare ovunque nellโarea dellโeuro, senza costi. La facilitร di accesso e la convenienza del suo utilizzo favorirebbero lโadozione della nuova moneta, migliorando lโinclusione finanziaria.
Nel mio intervento odierno esaminerรฒ come lโeuro digitale potrebbe aiutarci a rendere disponibile la nostra moneta ovunque e per ogni necessitร nellโarea dellโeuro.
Concluderรฒ le mie osservazioni soffermandomi sul programma di lavoro per il 2023, durante il quale la BCE porterร a termine la fase istruttoria del progetto relativo allโeuro digitale e la Commissione europea presenterร la sua proposta legislativa.
Una soluzione di pagamento digitale conveniente, che dia ai cittadini il controllo sul proprio denaro
La BCE รจ allโavanguardia tra le maggiori banche centrali nella progettazione di soluzioni di pagamento digitali per le transazioni sia al dettaglio sia allโingrosso.
I pagamenti sono parte integrante della nostra vita quotidiana: di norma, tutti abbiamo con noi almeno uno o piรน strumenti di pagamento quali le monete, le banconote, una carta di credito o un telefono cellulare.
La prioritร del progetto relativo allโeuro digitale รจ da sempre chiara: preservare il ruolo della moneta emessa dalla banca centrale nei pagamenti al dettaglio, offrendo agli utenti lโopzione di utilizzarla anche laddove ciรฒ non รจ oggi possibile, come ad esempio nel commercio elettronico.
Lโeuro digitale non sostituirebbe gli altri metodi di pagamento elettronici, nรฉ tantomeno il contante, ma si affiancherebbe ad essi. Esso contribuirebbe a salvaguardare la nostra sovranitร monetaria e, al tempo stesso, a rafforzare lโautonomia strategica dellโEuropa.
Nelle versioni iniziali, lโaccesso allโeuro digitale verrebbe limitato ai residenti nellโarea dellโeuro: consumatori, imprese, commercianti e amministrazioni pubbliche.
Lโeuro digitale dovrebbe essere facilmente accessibile e utilizzabile nellโintera eurozona, al pari del contante. In base alle nostre analisi, uno โschemaโ di pagamento costituirebbe la soluzione piรน idonea per conseguire tali obiettivi: definendo un insieme uniforme di regole, prassi e standard, uno schema consentirebbe infatti agli intermediari di sviluppare, sulla base dellโeuro digitale, i propri prodotti e servizi.
Uno schema garantirebbe ai cittadini di poter avere sempre accesso a determinati servizi di base, indipendentemente dallโintermediario presso cui essi detengono un conto o unย wallet.
Lโeuro digitale rappresenterebbe un bene pubblico. In linea con questa sua caratteristica, esso dovrebbe offrire ai cittadini un accesso gratuito ai servizi di base, quale ad esempio la possibilitร di effettuare pagamenti tra persone, come avviene giร oggi per i pagamenti in contanti.
In aggiunta a tali servizi di base, gli utenti potranno inoltre avvalersi di servizi aggiuntivi offerti dagli intermediari in base alle proprie strategie commerciali.
I pagamenti โcondizionatiโ (o programmabili) sono spesso menzionati tra i possibili servizi innovativi, anche se il termine talora crea confusione e suscita timori.
I pagamenti condizionati consentono allโutente di definire le modalitร con cui effettuare pagamenti in maniera automatica qualora siano verificate determinate condizioni stabilite in precedenza dallo stesso utente. Egli potrebbe, ad esempio, decidere di impostare un pagamento mensile automatico in euro digitali al fine di pagare lโaffitto della propria abitazione. Il beneficiario del pagamento non avrebbe alcuna limitazione allโutilizzo del denaro ricevuto ogni mese.
Gli intermediari vigilati, dato il loro contatto diretto con gli utenti, rappresentano i soggetti piรน adatti a individuare le modalitร con cui effettuare pagamenti condizionati e a individuare eventuali altri servizi avanzati di pagamento da offrire alla clientela.
Ma desidero essere chiaro: lโeuro digitale non sarร una moneta programmabile. La BCE non fisserร alcuna limitazione su dove, quando o chi i cittadini potranno pagare con lโeuro digitale. Se lo facessimo, staremmo offrendo un voucher. E le banche centrali emettono moneta, non voucher.
Siamo anche consapevoli della preoccupazione espressa da alcuni secondo cui un euro digitale potrebbe compromettere la riservatezza dei dati di pagamento personali.
Per quanto ci riguarda la nostra proposta sarร che la banca centrale non abbia accesso ad alcun dato personale degli utenti.
Dal punto di vista piรน generale, spetterร poi a voi, co-legislatori, stabilire lโequilibrio ottimale tra la protezione della privacy e il conseguimento di altri importanti obiettivi di natura pubblica, come il contrasto al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo e allโevasione fiscale o il rispetto di eventuali sanzioni. Nellโambito della nostra attivitร di analisi, stiamo definendo soluzioni in grado di preservare la privacy per costruzione, come impostazione predefinita fin dalla fase di progettazione, riservando allโutente il pieno controllo sui propri dati di pagamento. A tal fine stiamo collaborando strettamente con il Garante europeo della protezione dei dati e con il Comitato europeo per la protezione dei dati.
Usare un euro digitale facilmente e ovunque nellโarea dellโeuro
In quanto moneta della banca centrale, lโeuro digitale rappresenterebbe un bene pubblico europeo, utilizzabile agevolmente e senza vincoli da parte di cittadini e imprese, indipendentemente dallโintermediario con cui essi intrattengono rapporti o dallo Stato in cui risiedono.
Lโaccesso e lโutilizzo universali sarebbero essenziali per conferire allโeuro digitale il ruolo di ร ncora monetaria e per poter soddisfare le aspettative dei consumatori. I riscontri ricevuti dai cittadini evidenziano il valore che essi attribuiscono alla possibilitร di disporre di uno strumento che sia utilizzabile qualora si intenda effettuare un pagamento. I cittadini europei non pagano sempre in contanti, ma vogliono avere la possibilitร di farlo ogni qual volta ne abbiano bisogno. La stessa logica si applica a un euro digitale.
Spetterร a voi, co-legislatori, adottare gli interventi normativi in grado di garantire una ampia accettazione dellโeuro digitale nei pagamenti, assicurando al tempo stesso che i cittadini abbiano ampio accesso alla nuova moneta.
Queste due caratteristiche costituiscono condizioni necessarie per il successo dellโeuro digitale, ma da sole non basteranno a garantirlo. La disponibilitร di una vasta gamma di servizi e una elevata facilitร dโuso da parte degli utenti sono anchโesse essenziali per assicurare una rapida e diffusa adozione dellโeuro digitale.
Stiamo pertanto studiando come utilizzare lโeuro digitale con modalitร sia online sia offline. Sarebbero cosรฌ disponibili servizi diversi, che offrirebbero molteplici benefici. Ad esempio, lโutilizzo offline garantirebbe un livello di privacy simile a quello del contante. Esso rafforzerebbe inoltre la resilienza della nuova moneta, in quanto la renderebbe utilizzabile anche in assenza del collegamento a Internet.
Stiamo inoltre esaminando due diverse modalitร per offrire un accesso agevole allโeuro digitale.
Innanzitutto, gli intermediari vigilati potrebbero includere lโeuro digitale nelle proprie piattaforme commerciali. Gli utenti potrebbero cosรฌ accedervi facilmente, mediante lโapplicazione o lโinterfaccia bancaria che essi utilizzano abitualmente.
Stiamo inoltre studiando per lโeuro digitale una nuovaย appย che includerebbe unicamente funzionalitร di pagamento di base, anchโesse gestite dagli intermediari. Lโappย garantirebbe che lโeuro digitale sia sempre disponibile e utilizzabile per pagare con modalitร analoghe ovunque ci si trovi nellโarea dellโeuro.
Le prime versioni dovrebbero consentire di effettuare pagamentiย contactless, con codici QR e con semplici modalitร per effettuare operazioni online. Con lโevolvere della tecnologia, altre forme di pagamento saranno rese disponibili in futuro. Per quanto riguarda lโhardware, gli utenti potrebbero pagare con telefoni cellulari, carte fisiche o con altri dispositivi quali gliย smartwatch.
Al fine di garantire funzionalitร e facilitร dโuso per lโutente finale sarร necessaria una stretta cooperazione tra tutti gli attori coinvolti: i gruppi di consumatori, che conoscono meglio di chiunque altro le esigenze di pagamento degli utenti; gli intermediari, in futuro deputati a offrire i servizi di pagamento alla clientela; i commercianti, anchโessi desiderosi di agevolare le modalitร di pagamento per i propri clienti.
Abbiamo avviato la preparazione di un unico manuale di norme (rulebook) relative allo schema per lโeuro digitale, al fine di offrire una soluzione armonizzata e di facile utilizzo ovunque nellโarea dellโeuro.
Il programma di lavoro per il 2023
Desidero concludere soffermandomi sul programma di lavoro per i prossimi mesi.
Nel 2023 continueremo la nostra fase istruttoria, coinvolgendo regolarmente questa Commissione nel nostro lavoro.
Insieme con la Commissione europea, stiamo analizzando un possibile schema di costi per lโutilizzo dellโeuro digitale. In parallelo, stiamo esaminando tutte le caratteristiche tecniche sin qui individuate, al fine di condensarle in un disegno complessivo dellโeuro digitale in primavera.
Stiamo concludendo la predisposizione dei prototipi. Stiamo coinvolgendo gli operatori di mercato al fine di ottenere una panoramica delle opzioni disponibili per la progettazione tecnica di eventuali componenti e servizi dellโeuro digitale.
Discuterรฒ tutti questi temi con voi nei prossimi mesi, prima che il Consiglio direttivo approvi qualsivoglia opzione tecnica e di distribuzione.
In autunno la fase istruttoria giungerร al termine. Solo a quel punto il Consiglio direttivo della BCE deciderร se passare alla fase di realizzazione.
Vorrei ribadire, ancora una volta, che il mero passaggio alla fase di realizzazione non implica lโemissione dellโeuro digitale. Tale fase sarebbe volta a sviluppare e verificare le soluzioni tecniche e commerciali necessarie per fornire e distribuire lโeuro digitale, se e quando una decisione circa la sua emissione sarร presa.
Lโeventuale decisione del Consiglio direttivo di emettere un euro digitale sarebbe presa a uno stadio successivo e solo dopo che il Parlamento europeo e il Consiglio dellโUE avranno definito il necessario quadro normativo.
Il progetto dellโeuro digitale รจ unโiniziativa genuinamente europea. Non ha natura unicamente tecnica. Esso ha una chiara valenza politica, in virtรน delle sue vaste implicazioni di natura sociale. Tutti i responsabili delle politiche europee svolgeranno un ruolo importante, tenendo presenti i rispettivi ruoli e mandati. E dobbiamo sempre perseguire lโampio sostegno dei cittadini europei.
Sono pertanto ben lieto di continuare la fruttuosa cooperazione con i co-legislatori europei. Sono personalmente impegnato a proseguire i regolari scambi sin qui effettuati con questa Commissione”, ha concluso Panetta.
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