“Bonus casa, fermi 15 miliardi di crediti. A rischio 25mila imprese dell’edilizia”. Così titola stamattina Il Sole 24 Ore. Riparte il confronto sulle soluzioni per favorire lo sblocco del mercato . Eurostat rivede le regole contabili: in futuro più difficile cedere il credito.
Bonus casa, fermi 15 miliardi di crediti. A rischio 25mila imprese dell’edilizia
A pagina 5: “Bonus casa, fermi 15 miliardi A rischio 25mila imprese”. Le stime dell’Ance rilanciano il pressing per un nuovo intervento sulle cessioni bloccate. Riparte il dialogo tra associazioni e Mef: l’obiettivo è ridurre l’impatto dei sequestri in caso di frodi.
Un miliardo di crediti incagliati produce il blocco di circa 6mila cantieri, tra unifamiliari e condomini, con il rischio di fallimento di almeno 1.700 imprese di costruzioni e la perdita di circa 9mila occupati – si legge sul quotidiano – . Così, seguendo questa drammatica aritmetica della crisi, ipotizzando (prudenzialmente) 15 miliardi di crediti fiscali attualmente bloccati, gli effetti macroeconomici potrebbero essere devastanti: 25mila imprese a rischio fallimento, 130mila disoccupati in più nel settore delle costruzioni (senza contare le aziende della filiera) e problemi per circa 90mila cantieri. Sono stime dell’Ance, l’associazione dei costruttori, che evidenziano come il bubbone delle cessioni dei crediti stia esplodendo. La catena di venditori e acquirenti, nonostante i correttivi messi in campo dalla legge di Bilancio 2023, non sta più girando.
Le ipotesi sul tavolo: maggior coinvolgimento degli enti locali negli acquisti dopo l’operazione della Provincia di Treviso. Nuove misure per garantire lo sblocco dell’utilizzo dei crediti ceduti.
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