venerdì 5 Luglio 2024

Ad agosto 2023 si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,4% in termini congiunturali, sintesi di una flessione sul mercato interno (-0,6%) e di un leggero aumento su quello estero (+0,1%). Nel trimestre giugno-agosto l’indice complessivo è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (+0,6% sul mercato interno e -0,5% su quello estero). E’ quanto rilevato dall’Istat.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, ad agosto gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni di consumo (+0,8%) e per l’energia (+7,6%), mentre si registra un calo per i beni intermedi (-0,4%) e per i beni strumentali (-2,8%).

Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 5,0%, con diminuzioni del 5,7% sul mercato interno e del 3,8% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 22 come ad agosto 2022.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali per i beni di consumo (+2,0%) e per i beni strumentali (+2,9%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-12,5%) e l’energia (-19,6%).

Con riferimento al comparto manifatturiero, i settori che mostrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la farmaceutica (+10,2%) e i mezzi di trasporto (+5,3%), mentre le maggiori flessioni si riscontrano nella chimica (-19,8%) e nel comparto dei prodotti petroliferi raffinati (-19,7%).

Ad agosto si stima che l’indice destagionalizzato in volume, relativo al settore manifatturiero, diminuisca dell’1,0% in termini congiunturali. Nel trimestre giugno-agosto 2023 l’indice aumenta dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti.

Corretto per gli effetti di calendario, ad agosto il volume del fatturato del comparto manifatturiero diminuisce in termini tendenziali del 5,5% (-5,0% in valore).

Sebbene in leggero rallentamento – commenta l’Istat -, prosegue ad agosto la diminuzione congiunturale del fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali. Nella media del periodo giugno-agosto si osserva una crescita modesta rispetto ai tre mesi precedenti (+0,2%).

In termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario, il consistente calo dell’indice generale (-5,0%) è dovuto all’ampia flessione registrata per i beni intermedi e il comparto energetico, mentre un moderato incremento caratterizza i beni di consumo e quelli strumentali.

Con riferimento al settore manifatturiero, la flessione tendenziale di agosto caratterizza sia il dato in valore sia quello in volume (rispettivamente, -5,0% e -5,5%).

 

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