“La sostenibilità ambientale è fondamentale ma deve viaggiare insieme alla sostenibilità produttiva, perché ciò significa garantire e creare ricchezza in sostegno anche dei più deboli”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo a Fenix ‘Lo chiameremo futuro’, l’evento di Gioventù Nazionale a Roma.
Lollobrigida: “Difesa del sistema Italia e sostenibilità ambientale e produttiva”
“L’Europa – ha sottolineato il ministro – deve essere più consapevole degli obiettivi che si pone perché dobbiamo affrontare la sostenibilità ambientale ma non possiamo farla pagare solo alle nostre imprese. Ad esempio, noi oggi abbiamo bisogno degli agrofarmaci, pesticidi per contrastare le patologie delle piante. Ma in Ue si sostiene che al 2030 dobbiamo smettere di usarli, ma non dicono cosa usare al loro posto. Ma se il consumo resta invariato, ma smettiamo di produrre, dove compreremo il cibo? Lo compreremo da quei paesi che continueranno a produrre usando proprio i pesticidi”. Secondo il ministro, “indebolire il proprio sistema produttivo significa cioè rafforzare altri sistemi produttivi ottenendo però spesso l’obiettivo contrario a quello fissato, perché i sistemi di vari altri paesi inquinano il doppio”.
Poi, ha proseguito Lollobrigida, “c’è l’elemento della libertà di cosa mangiare. Nel mondo c’è uno scontro tra due modelli produttivi: uno basato sulla qualità e uno che è quello delle grandi multinazionali che vogliono imporre cibo standardizzato. Bisogna affrontare l’aumento della popolazione per garantire cibo a tutti, ma noi vogliamo garantire buon cibo a tutti e non solo cibo standard”. Un esempio, ha sottolineato, è il Nutriscore che “mette a rischio la nostra libertà. Per il Nutriscore olio di oliva e parmigiano fanno male, ma è ovvio che è la quantità che fa la differenza”. “Invece – continua – si riconoscono sani prodotti sofisticati, perché l’obiettivo è garantire la sicurezza alimentare con prodotti a basso costo, che possono essere fabbricati ovunque. L’obiettivo che si vuole cioè raggiungere è la standardizzazione del cibo, che permette l’abbattimento dei costi. E’ un modello molto pericoloso che ha la sua apicalità nel cibo sintetico”.
In questa direzione, aggiunge Lollobrigida, “in questi giorni è in discussione il nostro progetto di legge che farà dell’Italia il primo paese al mondo a vietare produzione e importazione dei cibi sintetici, come nel caso della carne sintetica”.
“Vorremmo difendere il nostro sistema che molti, – spiega – purtroppo, tentano di copiare, non nei contenuti ma solo nella forma. L’Italian sounding rappresenta un richiamo all’italianità che però non corrisponde alla qualità che, invece, i nostri prodotti possono dare alle persone. Difendiamo il Sistema Italia informando, raccontando cosa c’è dietro un prodotto realizzato in Italia. Anche oggi, alla FAO, spiegherò che difenderci dall’Italian sounding significa tutelare le nostre produzioni”.
“Sul mondo dell’agricoltura – conclude – siamo riusciti a creare relazioni trasversali. Ho riunito tutti gli ex ministri dell’Agricoltura della storia repubblicana per confrontarci sulla necessità di estrapolare alcuni temi portanti della nostra economia, della nostra cultura che non devono entrare nella bagarre politica. Serve continuità nella difesa del sistema Italia, a prescindere da chi vince le elezioni. Questo garantisce una stabilità su alcuni principi, come accade in altre Nazioni”.
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