Italia Oggi apre così la sua edizione odierna: “Pensioni minime a 600 euro”. Nel maxiemendamento del governo alla legge di bilancio anche la decontribuzione per le assunzioni dei giovani under 35 e la proroga del credito d’imposta per Zes.
A pagina 29: “Manovra, sì Mef alle modifiche”.
“Abbiamo voluto dare un segnale di attenzione verso l’opposizione consentendo un numero di emendamenti segnalati superiori a quelli della maggioranza (250 contro 200). Sono convinto che tutti i componenti della commissione bilancio si renderanno conto che mandare il nostro Paese in esercizio provvisorio sarebbe un danno enorme”, spiega a ItaliaOggi il relatore della legge di bilancio, Roberto Pella. “Ognuno di noi avrebbe voluto abbattere maggiormente il cuneo fiscale per i lavoratori o estendere tale riduzione anche alle imprese, o ancora riconoscere ulteriori risorse a regioni e enti locali o aumentare magari a 700 euro le pensioni minime, ma purtroppo dobbiamo avere a che fare con i numeri”.
Pella ha confermato che l’obiettivo del governo in materia previdenziale resta quello di incrementare le pensioni minime a mille euro entro la fine della legislatura per aiutare le fasce più deboli e gli anziani in difficoltà a causa dell’inflazione. “Dipendenti e pensionati possono trovare in Manovra molte misure vantaggiose. Chi oggi ci accusa di voler avvantaggiare, con la flat tax, gli autonomi a discapito dei dipendenti deve considerare che oggi gli autonomi non hanno le stesse garanzie dei dipendenti a livello sanitario e previdenziale”.