Friday 4 October 2024

ย Il Consiglio di Amministrazione di Snam, presieduto da Monica de Virgiliis, ha approvato ilย piano strategico 2022-2026ย che l’amministratore delegato Stefano Venier presenta oggi alla comunitร  finanziaria.

Snam: approvato piano strategico 2022-2026, investimenti per 10 miliardi

“Il 2022 รจ stato un anno di svolta per il sistema energetico globale”ย โ€“ย ย ha dichiarato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.ย ย “In uno scenario di incertezza e volatilitร  estrema, Snam รจ stata in grado di garantire il massimo supporto per far fronte all’emergenza, costruendo i presupposti per le azioni necessarie alla gestione del prossimo futuro. Nell’arco di piano 2022-2026 aumenteremo gli investimenti in maniera significativa rispetto al passato, al fine di rafforzare le nostre infrastrutture e contribuire alla maggiore sicurezza energetica del Paese per i prossimi anni e per l’orizzonte piรน lontano.
In parallelo, continueremo a lavorare per un futuro carbon neutral, puntando sulle molecole verdi: idrogeno e biometano accompagneranno il nostro cammino verso la neutralitร  carbonica cosรฌ come le iniziative per la decarbonizzazione dei consumi finali, e a loro abbiamo destinato un miliardo di euro al 2026.
Nello stesso orizzonte temporale, malgrado uno scenario ancora instabile, prevediamo una crescita rilevante dei principali indicatori economici che potrร  realizzarsi senza intaccare la nostra soliditร  finanziaria con l’obiettivo di costruire un sistema energetico piรน sostenibile, resiliente e duraturo”.

Perย ribilanciare il trilemma energetico sui tre pilastri di sicurezza delle forniture, sostenibilitร  e competitivitร , il sistema necessita di sviluppare l’infrastruttura del gas lungo tutta la catena del valore attraverso una maggiore flessibilitร  ed un adeguato dimensionamento, in maniera da rafforzare la propria resilienza in tempi di crisi. La transizione energetica va accelerata attraverso lo sviluppo di gas verdi e di tecnologie per la decarbonizzazione, l’efficienza energetica e l’uso sempre piรน spinto della digitalizzazione.ย 

Snam รจ attiva lungo tutti e tre i pilastri del trilemma energeticoย con una strategia che si articola su:

  • investimenti nell’infrastruttura del gas lungo l’intera catena del valore (l’acquisto e la messa in esercizio di due FSRU, il potenziamento e l’ottimizzazione del sistema di stoccaggio, il rafforzamento della Linea Adriatica, lo sviluppo di GNL di piccola taglia โ€“ย midstream โ€“ย e l’ampliamento delle reti di stazioni a GNL-bioGNL e in prospettiva a idrogeno);
  • sviluppo dei gas verdi (idrogeno e biometano) e il contributo alla decarbonizzazione dei consumi attraverso misure di efficienza energetica e la tecnologia CCS (Carbon Capture and Storage);
  • digitalizzazione e ottimizzazione degli asset e dei processi industriali.

Piano 2022-2026

Investimenti totali: 10 miliardi di euro nel piano 2022-2026, un incremento del 23% rispetto al piano 2021-2025 (8,1 miliardi di euro).

Di questi, 9 miliardi di euro sono destinati all’infrastruttura del gas.

In particolare:

  • 6,3 miliardi di euroย sulย trasportoย (rispetto a 5,4 miliardi del precedente piano), compresi gli investimenti relativi al potenziamento della Linea Adriatica e l’applicazione della nuova metodologia per la valutazione dello stato di salute degli asset per le sostituzioni di rete;
  • 1,3 miliardi di euroย perย l’ampliamento e il rinnovo dei siti di stoccaggioย (rispetto a 1,2 miliardi del precedente piano);
  • 1,4 miliardi di euroย destinati alย GNL, con un significativo aumento riconducibile all’acquisto dei due rigassificatori galleggianti e ai relativi investimenti infrastrutturali.

Gli investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento dell’infrastruttura di Snam per il trasporto e lo stoccaggio sono realizzati in un’ottica diย “H2 asset readiness”, mentre proseguono le attivitร  di certificazione sulla rete esistente che prevede di raggiungere i 3,000 km entro il 2026, da 750 km del 2022, e le verifiche su stoccaggi, stazioni di compressione e sistema di misura.

Gli investimenti nei business della transizione energetica ammontano a 1 miliardo di euro.

Tra i gas verdi, il biometano รจ quello allo stadio di sviluppo piรน avanzato e disponibile in tempi brevi. Gliย investimenti in biometanoย nel piano 2022-2026 ammontano aย circa 550 milioni di euroย e prevedono oltre 100 MW di impianti in esercizio entro il 2026 (con una produzione attesa pari a circa 200 milioni di metri cubi). Ad oggi, Snam si รจ costruita una solida piattaforma in questo segmento con circa 40 MW di impianti di biogas e biometano operativi a fine 2022 e ha rafforzato il ruolo di sviluppatore su scala industriale.

Nell’orizzonte di piano, sono previstiย 100 milioni di euro di investimenti nell’idrogenoย anche con il supporto dei fondi del PNRR, per contribuire a preparare l’ecosistema nazionale all’utilizzo dell’idrogeno.

La nostra partnership con De Nora si sostanzia di ulteriori sviluppi, con la realizzazione di una Gigafactory per la produzione di elettrolizzatori in Italia, per la quale la Commissione Ue, nell’ambito del programma IPCEI Hy2Tech, ha autorizzato la concessione di un sostegno finanziario entro un massimale di 63 milioni di euro.

Come confermato anche daย report recentiย diย IPCCย (Intergovernmental Panel on Climate Change)ย eย IEAย (International Energy Agency),ย laย CCSย (Carbon Capture and Storage)ย รจ considerata una tecnologia necessaria al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione a livello globale e Snam vi destina circaย 120 milioni di euro di investimentiย nell’arco di piano. Come principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio di molecole, Snam gode di una posizione unica per trasferire questa esperienza al trasporto e stoccaggio della CO2 e punta a far leva sulle partecipazioni in aziende come la britannica Storegga con progetti di CCS nel Regno Unito e l’anglo-irlandese DCarbonX, specializzata nello stoccaggio di molecole per supportare la decarbonizzazione. Lo scorso mese di dicembre Snam ha sottoscritto un accordo con Eni per lanciare il primo progetto di CCS in Italia che prevede la cattura della CO2 dallโ€™impianto Eni di Casalborsetti per essere iniettata in un giacimento esausto nel mare Adriatico, al largo di Ravenna. Un progetto propedeutico agli ulteriori sviluppi a favore delle industrieย hard-to-abateย della Pianura Padana.

Sull’ย efficienza energeticaย e laย generazione distribuita, dove Snam opera attraverso Renovit (partecipata anche da Cassa Depositi e Prestiti, CDP), sono previstiย circa 200 milioni di investimentiย nel periodo 2022-2026.


Decarbonizzazione

L’impegno di Snam per il raggiungimento delย targetย di neutralitร  carbonica al 2040 resta solido anche in un contesto estremamente sfidante, dettato dalle importanti variazioni di assetto industriale e dalle modifiche dei flussi di trasporto del gas nel Paese. Nel corso del 2022, Snam ha intrapreso azioni nellโ€™immediato, per far fronte al nuovo scenario, sempre con una prospettiva di lungo termine. In particolare, รจ stato aggiornato il piano di sostituzione delle stazioni di compressione con tecnologiaย dual-fuel,ย dando prioritร  ai macchinari che portano gas da Sud a Nord. Proseguiranno, inoltre, le azioni per ridurre le emissioni di metano (-43% nel 2022 rispetto al 2015, in linea con il piano e con gli obiettivi UNEP,ย United Nations Environment Programme) e cresce l’impegno sulle emissioni legate allo Scope 3: circa il 30% delle nostre gare รจ stato assegnato tramite processi che hanno previsto criteri ESG e la maggior parte delle nostre partecipate estere ha giร  definito obiettivi di decarbonizzazione.

Al 2026 risulta evidente ilย ruolo chiave di Snam qualeย ย enabler”per laย riduzione delle emissioni di terze partiย attraverso gli interventi di efficientamento energetico di Renovit, la produzione di biometano di BioEnerys (ed in futuro la decarbonizzazione dei settoriย hard-to-abateย attraverso lโ€™idrogeno trasportato nella nostra rete). Entro il 2025, si prevede che le emissioni evitate si moltiplicheranno per 7 passando da 70 ktons di CO2 evitate all’anno a circa 500 ktons.

Complementare agli obiettivi collegati alla riduzione delle emissioni resta confermato l’impegno nelle altre dimensioni della sostenibilitร  che fanno parte della Snamย ESGย Scorecardย e nell’azione attuata anche in collaborazione con la Fondazione Snam sulle dimensioni dellaย Just Transition.

SnamTECย รจ ilย programma di innovazione e digitalizzazioneย del Gruppo a cui saranno destinatiย circa 450 milioni di euro di investimentiย nell’arco di piano. Si tratta di un programma che raggruppa 52 progetti su 4 macroaree (sicurezza, resilienza degli asset, ottimizzazione dei processi e attivitร  per migliorare la sostenibilitร  del business) e che consente di effettuare, tra le varie funzioni, un’attivitร  di manutenzione predittiva e di ottimizzazione degli interventi, in modo da minimizzare i costi ed i tempi di fermo macchina, contribuendo alla sicurezza e continuitร  delle forniture.


Consociate

Un ulteriore elemento di creazione di valore รจ rappresentato dal portafoglio di partecipate, a cui si รจ recentemente aggiunta la partecipazione nel corridoio Sud con lโ€™Algeria, composto da TTPC e TMPC, che sono state raggruppate inย clusterย per riflettere il loro ruolo rispetto agli obiettivi strategici di breve e medio-lungo periodo.

Del primo gruppo fanno parte gli asset definitiย “Value Enhancers”ย dell’infrastruttura nazionale, ovvero quelli con una connessione alla rete Snam in Italia e che contribuiscono a circa il 60% dei proventi netti da partecipate previsto al 2026.ย La francese Terรฉga, la britannica Interconnector e lโ€™emiratina Adnoc sono definite comeย ”ย Enablers”ย di opzionalitร  del business: non hanno un collegamento con la rete italiana di Snam ma offrono visibilitร  sul mercato, cosรฌ come opportunitร  di business e possibilitร  rispetto ad evoluzioni di portafoglio. Infine, sono presenti partecipazioni come Italgas e ITM Power, che possono rientrare in una logica piรน opportunistica.


Target di piano al 2026ย [1]

Nel periodo 2022-2026 Snam prevedeย una crescita significativa dei principali indicatori di performanceย nel rispetto della soliditร  finanziaria.

Nell’orizzonte di piano si prevede una crescita media annua (CAGR):

  • maggiore del 5% della RAB nel 2022-2026, piรน del doppio rispetto alle previsioni del precedente arco di piano (2021-2025) per effetto di maggiori investimenti e del deflatore;
  • del 7% circa dell’EBITDA, rispetto al 4,5% del precedente piano 2021-2025, per effetto principalmente della crescita della RAB (80%), di maggiori remunerazioni da quadro regolatorio, dal crescente apporto di incentiviย “output based”ย e dai business della transizione energetica. L’insieme di questi fattori contribuirร  allaย crescita dellโ€™EBITDA di Gruppo atteso pari a circa 2,85 miliardi di euro al 2026, di cui circa 140 milioni saranno legati ai business della transizione energetica;
  • del 3% dell’utile nettoย per effetto dell’incremento della redditivitร  industriale del business e delle misure di efficienza, compensate da una crescita degli oneri finanziari per l’aumento dei tassi di interesse che si ipotizzano al 2% medio nell’arco di piano, rispetto ad una previsione dell’1,1% nel piano precedente 2021-2025.

Rispetto allaย guidanceย sull’utile netto 2022, pari ad almeno 1,13 miliardi di euro, la proiezioneย a fine 2026 รจ di 1,27 miliardi di euro.

Confermata ed estesa di un anno la politica dei dividendi:

  • 2,5% di crescita minima annua del dividendo estesa al 2026, con conferma del +5% per azione nel 2022.

Snam prevede che per l’esercizio 2022 possa essere distribuito nel 2023, un dividendo complessivo pari a 0,2751 euro per azione di cui il 40% a titolo di acconto con pagamento il 25 gennaio 2023 (record dateย 24 gennaio 2023), con data di stacco della cedola il 23 gennaio 2023, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 novembre 2022 mentre il restante 60% a saldo con pagamento il 21 giugno 2023 (record dateย 20 giugno 2023) con data di stacco della cedola il 19 giugno 2023, da sottoporre allโ€™Assemblea degli Azionisti che approverร  il bilancio di esercizio 2022.


Struttura finanziaria e allocazione del capitale

Dopo anni di costante e significativa riduzione del costo del debito, gli sforzi futuri saranno dedicati al contenimento degli effetti negativi del peggiorato scenario macroeconomico. La rilevante porzione del debito a tasso fisso (ad oggi circa 80%), la durata del debito a medio-lungo termine (cinque anni) e un profilo di scadenze ben scaglionato nel tempo, rappresentano i fattori mitiganti costruiti negli ultimi anni e nel corso del 2022.

Le principali leve per il futuro saranno invece:

  • una maggiore diversificazione delle fonti e degli strumenti di finanziamento;
  • il ricorso a strumenti di debito piรน flessibili, anche in virtรน della forte relazione di lungo termine con le principali banche nazionali e internazionali.

Tali azioni dovrebbero consentire di beneficiare della normalizzazione del ciclo di rialzo dei tassi e dell’implicitoย natural hedgingย che il sistema tariffario italiano รจ in grado di offrire nel medio e lungo periodo attraverso le periodiche revisioni del costo del capitale riconosciuto.

Nell’arco di piano Snam,ย a fronte di un indebitamento atteso salire a circa 18 miliardi di euro nel 2026,ย prevede di mantenere:

  • ratioย di credito, sia di flusso (FFO/Net Debt) sia di stock (Net Debt/Fixed Asset incluse le consociate) coerenti con il merito di credito attuale;
  • un mix tra debito fisso e variabile di circa 2/3.

Cresce il peso dellaย finanza sostenibileย che si prevede passare a circa l’80% al 2026 rispetto a circa il 70% raggiunto a fine 2022, a fronte dell’obiettivo di strutturare le emissioni future di Snam in formato ESG (Sustainability-Linked-Bondย oppureย Use of Proceeds).

Con riferimento alla strategia di allocazione del capitale, resta prioritaria l’attuazione del piano di investimenti insieme alla massimizzazione del valore degli asset (delle consociate). Snam potrebbe valutare una strategia di rotazione del capitale per gli asset considerati “non strategici” da utilizzare per possibili opportunitร  di crescita non organica.


Outlook di breve termine

Guidance FY 2022 Guidance FY 2023
Investimenti 1,9 miliardi di euro, di cui
– 1,6 miliardi in infrastruttura gas*
– 0,3 miliardi per la transizione energetica
2,1 miliardi di euro, di cui
– 1,9 miliardi in infrastruttura gas**
– 0,2 miliardi per la transizione energetica
RAB tariffaria 21,4 miliardi di euro 22,4 miliardi di euro
Utile Netto โ‰ฅ 1,13 miliardi di euro ca 1,1 miliardi di euro
*Include 0,4 miliardi di euro per lโ€™acquisizione di Golar Tundra e altri investimenti in infrastrutture GNL
** Include 0,5 miliardi di euro per lโ€™acquisizione di BW Singapore e altri investimenti in infrastrutture GNL


Nel confrontare i valori anno su anno va considerato che l’utile netto del 2022 ha beneficiato di alcune partite non ricorrenti per quasi 50 milioni di euro. Per il 2023, nonostante la crescita dei tassi di interesse e la stabilitร  dei WACC, si prevede un livello di utile netto sostanzialmente in linea con il 2022.


Visione al 2030

Snam รจ ben posizionata per essere tra le aziende protagoniste della trasformazione in atto nel settore energetico e potrร  cogliere opportunitร  di sviluppo importanti nel corso della prossima decade.

Si prevede possano essere oltre 20 miliardi di euro le opportunitร  di investimento nel periodo 2022-2030 per:

  • la prosecuzione delle attivitร  di sviluppo, mantenimento, ammodernamento, decarbonizzazione e digitalizzazione delle nostre infrastrutture;
  • il completamento della Linea Adriatica e lo sviluppo di nuova capacitร  di stoccaggio (+15% con Alfonsine);
  • lo sviluppo dellaย ย “Italian Hydrogen Backbone”ย tramiteย repurposingย dell’infrastruttura (reti e stoccaggio) per sostenere la domanda nazionale diย green gasย ed esportare gli ulteriori volumi disponibili da produzione nazionale e/o import.

[1] Assunzioni macro: deflatore medio 2022-26 pari a 2,3% e WACC al 2026 pari a 5,4% per il trasporto, 6,0% per lo stoccaggio e 6,1% per il GNL.

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