“Boom di certificatori per il 110%. Arrivano le prime sanzioni”, titola stamani Il Sole 24 Ore, che approfondisce un altro aspetto del Superbonus. Crescita record a quota 169mila per i professionisti abilitati a emettere attestati di prestazione energetica. Avviati i controlli nel Nord Italia: da 500 a 2mila euro di multa per i documenti non conformi.
Come riporta il quotidiano economico, è cresciuto negli ultimi anni il numero dei tecnici certificatori in Italia, deputati al rilascio dell’Ape (Attestato di prestazione energetica). Di pari passo con il moltiplicarsi delle pratiche, sono aumentati anche i controlli, più stringenti soprattutto nelle regioni del Nord, in testa la Lombardia, che, per prima ormai 15 anni fa, ha iniziato a dotarsi di una struttura organizzata chiamata Cened, oggi parte della società regionale Aria (Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti), e ha iniziato a formare e selezionare la figura degli ispettori sui certificati Cened, professionisti con esperienza nel settore che supportano gli uffici amministrativi nelle verifiche. I certificatori energetici registrati in Italia nel 2022 sono circa 169mila, secondo l’ultima fotografia scattata nel «Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici» realizzato da Enea e Comitato termotecnico italiano energia e ambiente (Cti).
In Lombardia, Regione che ha avviato controlli a campione sugli Ape depositati (insieme a Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Liguria) sono circa 300 le sanzioni comminate per certificati non conformi alla normativa. La sanzione che il professionista rischia va da 500 a 2mila euro. Non scatta più l’espulsione dall’elenco in caso di errori non grav