Al rientro dalle ferie molte famiglie dovranno fare i conti con il caro scuola e non mancano gli italiani che scelgono di affrontare le spese legate allo studio ricorrendo ad un prestito personale tanto è vero che, secondo le sime di Facile.it e Prestiti.it, nei primi 8 mesi del 2024 i prestiti personali erogati per far fronte ai costi della formazione sono stati pari a circa 220 milioni di euro.
Prestiti per lo studio: erogati 220 milioni di euro nel 2024. Aumenta età media richiedenti
L’analisi – realizzata su un campione di oltre 350.000 richieste di prestiti personali* – ha messo in luce che chi ha presentato domanda per un prestito per pagare gli studi ha puntato ad ottenere, in media, 6.685 euro da restituire in 54 rate (poco più di quattro anni).
Guardando più da vicino alle somme richieste emerge che una domanda su tre (33,4%) è per finanziamenti che non superano i 3.000 euro, probabilmente anche in virtù di un ricorso più frequente al prestito anche per pagare i primi livelli di istruzione scolastica (asilo nido, scuola materna, fino al liceo privato).
Diminuiscono i giovani che chiedono prestiti per lo studio
A che età si chiede un prestito personale per far fronte ai costi legati allo studio e alla formazione? L’analisi di Facile.it e Prestiti.it ha mostrato che, nei primi 8 mesi dell’anno, chi ha presentato domanda per questo tipo di finanziamento aveva, in media, poco più di 37 anni, valore in aumento di circa un anno e mezzo rispetto al 2023.
L’aumento dell’età media è dovuto al calo dei richiedenti più giovani; la quota di under 25, ad esempio, è scesa dal 24% al 19% del totale, mentre sono aumentati i 25-34enni (arrivati a rappresentare il 33% della richiesta) e i 45-54enni (arrivati al 18%).
«Investire nello studio significa investire nel proprio futuro e il prestito personale può essere uno strumento per aiutare le famiglie ad alleggerire l’impatto economico di questa scelta sul budget mensile», spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it. «Dai primi cicli di scuola fino ai corsi universitari e post, la spesa per studiare può essere elevata ed è importante che i consumatori possano contare su soluzioni, come ad esempio quella del credito al consumo, che consentano loro di affrontare con maggiore serenità questo impegno economico».
L’analisi, infine, ha messo in evidenza che i prestiti per lo studio sono risultati essere una tipologia di finanziamento particolarmente richiesta dalle donne; nei primi 8 mesi del 2024 il campione femminile ha rappresentato il 45% della domanda, valore molto elevato se si considera che, sul totale prestiti, le donne rappresentano circa il 30% delle richieste.