venerdì 17 Maggio 2024

Il Sole 24 Ore Plus dedica spazio alla criptoarte: “Criptoarte. Con il crollo degli scambi degli Nft ai creator zero royalty”, titola il quotidiano. Che fine hanno fatto gli Nft e la criptoarte? Questo l’interrogativo lanciato da Maria Adelaide Marchesoni nel suo articolo.

Criptoarte, zero royalty ai creator con il crollo degli scambi degli Nft

Nel 2022, il volume di scambi era pari a 24,7 miliardi di dollari realizzato su diverse piattaforme e, secondo CryptoSlam, che analizza i dati di oltre 15 blockchain, tra i progetti Nft più venduti c’era Bored Ape Yacht Club (BAYC) che aveva raggiunto un volume di scambi di quasi 1,6 miliardi di dollari e nell’aprile 2022 segnava un picco di 152 ETH, che all’epoca valeva 429.000 dollari.

Da allora il mercato degli Nft ha perso ampiamente slancio e BAYC ha subito una brusca flessione soprattutto negli ultimi mesi con il prezzo minimo per un «Bored Ape» sceso a poco più di 52.000 dollari a fine luglio, in calo di oltre l’88 per cento. Non sono scese solo le quotazioni ma anche il valore delle royalty degli Nft riconosciute agli autori che su Ethereum hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi due anni. Rimangono un ricordo i 165,5 milioni di dollari di royalty riconosciute a Yuga Labs, creatore di BAYC.

Sono proprio le royalty a sparire. È stata una delle grandi promesse degli Nft: l’artista che li creava otteneva una ritorno economico ogni volta che il suo Nft veniva rivenduto (un diritto di seguito diretto). Tuttavia, questa dinamica è cambiata, persino sul marketplace OpenSea, che l’anno scorso ha visto la sua leadership insidiata da Blur, che dal 2023 lo ha superato in termini di transazioni giornaliere sulla blockchain Ethereum. Le ragioni di questo cambiamento? Blur ha implementato una politica di zero commissioni sulle transazioni, aumentando il volume degli scambi e diventando un attore di spicco nel mercato.

Per rimanere competitiva, OpenSea ha annunciato l’eliminazione delle royalty per i creatori sulle vendite secondarie di NFT, influenzando gli artisti che avevano goduto di un reddito “passivo” quando le loro opere cambiavano proprietario dopo la prima vendita. A partire dal 31 agosto, gli artisti che pubblicano nuovi progetti su OpenSea non possono più richiedere agli acquirenti un “diritto all’ideatore”, solitamente compreso tra il 2,5% e il 10% sulle vendite secondarie di NFT. Gli artisti possono ora indicare solo la loro commissione di preferenza, che gli acquirenti possono scegliere di pagare come un contributo alla creatività.

 

UNISCITI ALLA COMMUNITY DI SOLDI365.COM:
FACEBOOKTWITTERINSTAGRAM YOUTUBE TELEGRAMLINKEDIN 

VISITA LE ALTRE SEZIONI DI SOLDI 365.COM:
HOME PAGEECONOMIA  – FINANZA – INVESTIMENTI – TRADING ONLINE – CRIPTOVALUTE – RISPARMIOBUSINESS – GIOCHI – SCOMMESSE – LUSSOGUADAGNAREBONUS E PROMOZIONIFORMAZIONETRASFERIRSI ALL’ESTERO GUIDE E TUTORIAL – EVENTIVIDEOCHAT –  FORUM

Lascia un commento

CHI SIAMO

Soldi365.com è un sito di informazione con notizie e approfondimenti su economia, finanza, trading online, criptovalute, investimenti, risparmio, mutui, prestiti, business, giochi, scommesse, lusso, opportunità di guadagno, bonus e promozioni, formazione, eventi, vivere all’estero, studiare all’estero, lavorare all’estero e aprire un’attività all’estero. Presente una sezione dedicata a guide e tutorial e un ampio spazio riservato ai lettori, che possono confrontarsi su tutti i temi trattati sul sito attraverso chat e forum.

© Copyright 2022 –  Soldi365.com – PI 01432840914 – Tutti i diritti riservati