venerdì 17 Maggio 2024

Il Consiglio di Amministrazione di ePrice S.p.A. (“ePrice” o la “Capogruppo” o l’“Emittente”) – società quotata sul mercato Euronext Milan – ha approvato, in data odierna, la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023.

ePrice, nel primo semestre perdita di 893 mila euro

ePrice, fino al 30 giugno 2022, ha operato nel settore dell’e-Commerce attraverso la società ePrice Operations S.r.l. (“ePrice Operations”), dichiarata fallita dal Tribunale di Milano il 30 giugno 2022. A seguito della perdita del controllo della sua unica partecipata ePrice Operations ad oggi l’Emittente è di fatto una società non operativa. Al 30 giugno 2023 l’’Emittente si trova nella fattispecie prevista dall’art. 2447 del Codice Civile. Il bilancio Semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 evidenzia un patrimonio netto negativo di Euro 13.117 migliaia

In data 14 settembre 2022, la Società, per mezzo dei propri legali, ha depositato ricorso ex art. 44, comma 1 CCII, diretto all’ottenimento del termine per il deposito degli accordi di ristrutturazione. In data 13 gennaio 2023 la Società ha depositato richiesta di omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 57 CCII stipulati con alcuni creditori rappresentanti oltre il 60% dell’indebitamento complessivo della Società, unitamente al Piano di Ristrutturazione del debito della Società ed alla relazione dell’esperto che attesta la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del Piano di Ristrutturazione.

In data 15 marzo 2023 il Tribunale di Milano, con decreto, ha omologato gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 57 CCII (gli “Accordi di Ristrutturazione”) e in data 26 aprile 2023, la Società ha ricevuto attestazione, da parte della Corte d’Appello di Milano, che non è stato proposto alcun reclamo avverso la sentenza di omologa dell’accordo di ristrutturazione dei debiti di ePrice, nei termini di cui all’art. 51 CCII, e che, dunque, l’omologa risulta definitiva.

In conseguenza dell’omologa degli Accordi di Ristrutturazione in data 16 marzo 2023 ePrice ha accettato la Proposta di Investimento presentata da Negma in data 10 gennaio 2023 (l’”Accordo di Investimento”).

In data 28 giugno 2023 la Consob ha rilasciato l’autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo avente ad oggetto l’ammissione alle negoziazioni sull’Euronext Milan delle azioni di ePrice rivenienti dall’aumento di capitale a servizio del prestito obbligazionario convertibile di cui all’Investment Agreement sottoscritto con Negma in data 16 marzo 2023.

In data 5 settembre 2023, ePrice e Negma hanno raggiunto delle intese per il superamento delle divergenze che erano sorte nel mese di luglio, in merito al Contratto di Investimento, stipulando un Amendment al Contratto di Investimento (l’”Amendment”), la cui efficacia era condizionata dalle Parti alla pubblicazione, entro il 30 settembre 2023, del Supplemento al Prospetto Informativo approvato il 28 giugno 2023 che rifletta quanto convenuto nell’Amendment. Il Supplemento è stato approvato da parte della Consob in data 27 settembre 2023.

Il Consiglio di Amministrazione evidenzia che vi sono significative incertezze sulle capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento, tutte rilevanti al fine del mantenimento della continuità aziendale, in particolare: (i) gli Accordi di Ristrutturazione non hanno ancora trovato integrale esecuzione e non vi è certezza che tutti i creditori dell’Emittente accettino la proposta di pagamenti delle proprie ragioni creditorie secondo termini allineati a quanto previsto dalla dinamica dei tiraggi del POC di cui all’Amendment; (ii) alla luce delle previsioni dell’Amendment, la Società non avrà diritto di richiedere a Negma ulteriori risorse, rispetto ai circa 9 milioni previsti entro il 30 settembre 2024, per l’implementazione del Piano di Sviluppo ed in particolare per l’effettuazione di nuovi investimenti selezionati dalla Società stessa, e dall’altro, sussiste il rischio che Negma non proponga in concreto alla Società alcun investimento, di talché ePrice non sarebbe in grado di avviare una nuova operatività; (iii) le disponibilità liquide della Società, pari a Euro 1.985 migliaia al 31 agosto 2023, sono destinate a ridursi significativamente a seguito del pagamento delle prime tranche di debito nei confronti dei Creditori Aderenti e Non Aderenti e vi è il rischio che si verifichi un disallineamento temporale tra i flussi di cassa in entrata legati ai tiraggi del POC secondo l’Amendment ed i flussi di cassa in uscita legati al pagamento dei Creditori.

Ciò nonostante, il Consiglio di Amministrazione ritiene l’intervenuta omologa dell’Accordo di Ristrutturazione, l’avveramento delle condizioni sospensive a cui era sottoposto l’Accordo di Investimento nonché lo stato delle attività in corso volte in particolare a dare esecuzione all’Accordo di Ristrutturazione, facciano presumere, che il predetto percorso di ristrutturazione possa avere un esito favorevole. A tal riguardo si evidenzia che la Società: a) ha dato avvio al tiraggio del Prestito Obbligazionario Convertibile, per cui ha ricevuto lo scorso mese di luglio Euro 1.581.000, iniziando a dare esecuzione all’Accordo di Ristrutturazione; b) per effetto delle ulteriori risorse finanziarie attese entro il 30 settembre 2024, stimate in circa ulteriori 7.420 migliaia di Euro, e dell’efficacia degli Accordi di Ristrutturazione, la Società dovrebbe ripagare integralmente il proprio indebitamento di cui all’Accordo di Ristrutturazione; c) i soci che hanno concesso il Finanziamento Soci, lo scorso mese di settembre 2023, hanno assunto l’impegno a concedere un ulteriore finanziamento per un importo complessivo massimo di ulteriori 120.000 Euro da erogarsi anche in più tranche, con la previsione di integrale rimborso al 30 settembre 2024, da utilizzare esclusivamente nel caso del suddetto disallineamento temporale e per rimborsare i debiti di cui all’Accordo di Ristrutturazione come omologato.

Si ricorda che la Società, per effetto dell’Amendment, ha assunto formale impegno verso Negma a che venga convocata un’assemblea straordinaria degli azionisti chiamata a deliberare in ordine alla proroga del termine finale per l’esecuzione dell’Aumento di Capitale a servizio del POC (attualmente fissato al 30 settembre 2024) e che l’Accordo di Investimento, come modificato dall’Amendment, prevede che eventuali ulteriori risorse, nel limite che l’Emittente ha il diritto di ottenere in base alle previsioni dell’Accordo di Investimento come modificato, per effettuare risorse potranno derivare dalla facoltà di Negma, di proporre alla Società specifici investimenti. Nell’ipotesi in cui l’investimento proposto da Negma venga accettato dall’Emittente, Negma sarà tenuta ad aumentare l’importo della tranche in questione fino all’importo necessario per tale investimento. Tali previsioni potrebbero consentire alla Società di ricevere ulteriori risorse rispetto alle 9.001 migliaia di Euro attese.

Si ritiene che le attività sinora compiute congiuntamente a tutte le circostanze evidenziate sopra, costituiscano elementi di adeguata concretezza tali da far ritenere presumibile che ePrice riesca a pervenire ad una favorevole conclusione della procedura adita, a dare attuazione al predetto Piano di Ristrutturazione e a ritrovare, dunque, un equilibrio patrimoniale e finanziario.

Sulla base di tutte le considerazioni evidenziate il Consiglio ritiene, quindi, che pur in presenza delle significative incertezze, sopra illustrate, che fanno sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento, sussistano le condizioni per redigere la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 nel presupposto della continuità aziendale.

Patrimonio netto

Il Patrimonio Netto si è decrementato nel periodo da un valore negativo di 12.220 migliaia ad un valore negativo per euro 13.117 migliaia, per effetto della perdita di periodo di 897 confermandosi così la fattispecie di cui all’art. 2447 c.c. in cui versa la società.

Il capitale sociale al 30 giugno 2023, invariato rispetto al 31 dicembre 2022, è pari a 7.194 migliaia di euro, rappresentato da 392.412.749 azioni prive di valore nominale. Le azioni proprie complessivamente detenute dalla società sono pari a 680.826.

 

 

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